Nández-Inter: il presidente Giulini vuole creatività. In che senso?

In risposta ad una nostra domanda sul futuro de El Leon, il patron rossoblù ha citato l’affare Tonali come esempio di trattativa originale

Mercoledì 14 luglio, quasi una settimana fa, a Peio, il presidente del Cagliari Tommaso Giulini aveva parlato in conferenza stampa anche della possibile partenza di Nahitan Nández. “Non cedere un pezzo da novanta potrebbe penalizzarci” e ancora “In questo momento sarebbe ideale far cassa“.

FORMULE CREATIVE. Il patron rossoblù, tuttavia, è ben conscio che il mercato post pandemia (detto che il Covid non è stato ancora sconfitto definitivamente) è molto complicato. Le squadre sono in crisi e i club trattano per non spendere più del dovuto. “Dobbiamo essere creativi e nel caso studiare anche altre formule” Giulini dixit proprio in risposta ad una domanda di CalcioCasteddu circa il futuro de El Leon. Ma che significa? La risposta è molto semplice: la dirigenza rossoblù non può permettersi aut aut. Non può dire, come avrebbe fatto in tempi normali, per Nández pagate la clausola o non se ne fa nulla. Tutt’altro. Giulini e staff si devono ingegnare per farsi pagare una cifra quanto più possibile vicina alla clausola di 36 mln ma che non sarà mai tale cifra.

L’IDEA. Formule creative significa anche farsi ispirare da ciò che hanno fatto altri nel recente passato. “Mi è piaciuta l’operazione Milan-Brescia per Tonali“ ha ammesso lo stesso Giulini nella ormai celebre conferenza sopracitata. Il riferimento è chiaro: il classe 2000 è passato in rossonero dopo un anno di prestito oneroso (10 mln) e un riscatto pari a 7 mln cash più 3 mln di bonus più il cartellino del giovane Olzer. Un affare complessivo da 25 mln di euro e non più da 35 mln (come stabilito nel primo anno di negoziazione). A questo punto, vista la pandemia e vista la penuria di offerte per Nández, Giulini potrebbe imbastire una trattativa simile. D’altronde, come dice lui, occorre essere creativi.