
Nell’estate del succitato anno accadde un po’ di tutto in casa rossoblù. In primis le “dimissioni” di Massimo Cellino
Nella stagione 2004/2005 il Cagliari di Daniele Arrigoni e Gianfranco Zola conquistò una brillante salvezza. Decisamente non male, considerato che la squadra rossoblù rientrava in serie A dopo quattro anni di purgatorio in Serie B.
Ma l’estate seguente arriva l’ora dei cambiamenti: Magic Box viene definitivamente accantonato, mentre Massimo Cellino annuncia le sue “dimissioni” da presidente rossoblù. Secondo qualcuno, il patron di Sanluri è stanco e vorrebbe seguire i suoi interessi, anche calcistici, negli States.
Ma in realtà, seppur ufficialmente il nuovo presidente è tale Bruno Ghirardi, sono in tanti a comunicare al buon Massimo quanto accade nel capoluogo.
Le manovre di mercato sono diverse, a cominciare dal centrocampo: va via, dopo un buon biennio, Massimo Brambilla, autentico metronomo del centrocampo, elegante e preciso.
Ci sarebbe Daniele Conti pronto a sostituirlo, ma la preferenza iniziale andò su un profilo di maggiore personalità. I nomi che vengono suggeriti sono quelli di Walter Baseggio, giocatore di buona esperienza in forza all’Anderlecht, e di un giapponese che rispondeva al nome di Takahashi Fukunishi.
Ventinove anni, protagonista con la maglia dei Jubilo Itawa e e del Giappone. Dotato di un buon sinistro e di un’ottima visione di gioco, pareva il profilo ideale per guidare il centrocampo del Cagliari.
Per diverso tempo la trattativa andò avanti, salvo arenarsi. Da quella stagione in poi fu lo stesso Daniele Conti a prendere per mano la squadra ed il centrocampo rossoblù.
