All’Olimpico equilibrio che dura 8’ prima dell’errore di Musacchio che favorisce la rete di Lewandoski che spiana la strada agli altri gol
Nessuna sorpresa nella gara d’andata degli ottavi di finale di Champions League. All’Olimpico troppo netto il divario tra Bayern Monaco e Lazio. I tedeschi s’impongono, 4-1 in una partita di fatto mai in discussione e hanno un piede e mezzo (per non scrivere tutti e due…) già ai quarti, senza aspettare il ritorno fissato all’Allianz Arena, il prossimo 17 marzo.
BOTTA TEDESCA. La squadra di Inzaghi, che ha vinto 8 delle ultime dieci gare fin da subito deve fare i conti con la forza dei tedeschi di Flick. Al 9’ Lewandoski profitta di un brutto errore di Musacchio (palla all’indietro clamorosa) per superare Reina e siglare facilmente lo 0-1. I biancocelesti reclamano un rigore su Milinkovic-Savic (18’) ma per arbitro e Var, è tutto regolare. Troppo divario in campo e teutonici sul 2-0 dopo appena 24’, autore il diciassettenne Musiala, il quale piazza la sfera all’angolino. Dura mezz’ora la partita di Musacchio, che lascia il posto a Lulic. Non c’è partita tra le due contendenti, con Lewandoski anticipato d’un soffio al 35’ e 0-3 evitato da Reina, lesto nel rimediare ad un precedente errore. Immobile (37’) si vede respinta la battuta in angolo, nell’unica azione del primo tempo che si chiude con un altro gol ospite, realizzato al 42’ da Sanè dopo una ribattuta.
1’20” della ripresa e ci si mette anche la sfortuna, con l’autogol di Acerbi, che infila Reina nel tentativo di allontanare. Ci mette il cuore la compagine biancoceleste, che accorcia con Correa (4’) molto bravo nel gioco di gambe e evitare Neur per superarlo. 7’: Reina esce a valanga su Sanè negando all’avversario il 5-1, in una sfida largamente segnata in negativo, purtroppo anche in ottica qualificazione. La contesa si trascina senza altri cenni di cronaca fino al termine della contesa, arrivata dal fischio finale dell’arbitro israeliano Grinfeeld, assistito al Var dal collega spagnolo Munuera, dopo 4′ di recupero.