Domani dalle 11 le 20 società della massima serie sono chiamati ad assegnare le prossime tre stagioni al provider inglese o al gruppo Comcast
Decisione sull’assegnazione diritti tv Lega Serie A 202172024 alle porte. Dopo il rinvio, la scorsa settimana, domani dalle 11 in video conferenza i 20 club dovranno dare il proprio assenso ad una delle due proposte fatte pervenire da Dazn, attraverso il gruppo Perform, e Sky Italia. Da una parte gli 840 milioni di euro per 7 partite in esclusiva più altre 3 in co-esclusiva di Dazn (che si appoggerà a Tim come partner, anche se la Telco smentisce) per cui Sky ha messo sul piatto 70 milioni portando il totale a 910 milioni, anche se quel pacchetto potrebbe essere rimesso in vendita, magari per un match in chiaro al lunedì sera, che interessa fortemente la stessa Sky per Tv 8, ma anche la Rai con Rai 1 e Mediaset con Canale 5, a patto che quasi sempre vada in campo una cosidetta big.
MAGGIORANZA. Servono 14 voti per assegnare a Dazn il pacchetto principale, ma la metà dei 20 club, guidati dalla Roma frenano. Juventus, Milan, Inter, Napoli, Lazio, Atalanta, Cagliari, Fiorentina, Hellas Verona, Udinese sono pronte a dire si, Torino, Bologna, Sassuolo, Parma, Genoa, Sampdoria, Benevento, Crotone e Spezia e, come scritto in precedenza, la Roma è per il no e il si a Sky. Nel frattempo i vertici di Dazn, come scrive Repubblica, L’emittente sta studiando la mappa dell’accessibilità web nel Paese. Un lavoro simile a quello già fatto in Germania, dove il provider è il primo broadcaster per Bundesliga e Champions League. Se sarà necessario, l’operatore non esclude di potenziare le infrastrutture di trasmissione esistenti, anche installando ex novo dei super-server vicini ai punti di snodo del segnale già attivi. Un piano di rafforzamento della rete a cui potrebbe partecipare il partner tecnico a cui Dazn si appoggerà per arrivare alla piena copertura.
FONDI. Non va dimenticato un discorso assolutamente rilevante. Infatti i diritti si incrociano con i fondi d’investimento. Un affare che garantirebbe alla Lega Serie A 1,7 miliardi di euro, in cambio del 10% di una media company in cui far confluire i proventi (quindi soprattutto quelli dei diritti televisivi). Sempre secondo La Repubblica, questa operazione è osteggiata anche dai club che avevano votato a favore, in particolare la Juventus, che ufficialmente vorrebbe rinegoziare con criteri più vantaggiosi.
LOTTA ALLA PIRATERIA. In una nota della Serie A, si apprende la disposizione da parte del Tribunale di Milano dell’obbligo di cessare i servizi al provider americano CloudFlare. “La Sezione Specializzata Imprese del Tribunale di Milano, con provvedimenti del 12 e 15 febbraio 2021, ha intimato al provider americano CloudFlare di cessare tutti i servizi resi in favore delle IPTV illegali ed in particolare quello di hosting” L’amministratore delegato della Lega, Luigi De Siervo, è intervenuto in questi termini: “L’obiettivo finale che ci siamo posti è l’azzeramento delle trasmissioni illecite, a tutela del nostro prodotto, dei licenziatari e del consumatore che si abbona ai servizi pay perché l’industria del calcio non può tollerare questo sottobosco malavitoso che drena risorse al sistema. I recenti provvedimenti emessi da diversi Tribunali, in particolare quello di Milano, ci confermano che stiamo agendo nella giusta direzione, e grazie alla stretta collaborazione con le forze dell’ordine abbiamo raggiunto risultati che nessun’altra Lega di calcio in Europa è riuscita ad ottenere negli ultimi mesi”.
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