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Contini, sacrificio e concretezza. I colleghi più grandi hanno tanto da imparare

Da spalla di Gagliano l’anno scorso a leader indiscusso della Primavera rossoblù, il giovane attaccante corre tanto e vede la porta

CRESCITA. Si dice sempre che i più giovani devono imparare dai più grandi, ma in un momento in cui l’attacco del Cagliari in Serie A miagola e non ruggisce forse è il caso di dare uno sguardo a Gianluca Contini. Il classe 2001 ha confermato una crescita importante e con 7 gol in 9 presenze nel campionato di categoria si è imposto come il punto di riferimento assoluto per i suoi compagni.

IL GIOCO. Ma i numeri non sono tutto. Infatti a colpire di più è la sua presenza in campo, fatta di tanta corsa e una cattiveria agonistica esercitata sia per cercare la rete che per aiutare la squadra in mezzo al campo. Qualche volta la sua foga gli si ritorce contro, bisogna lavorarci, ma resta un attaccante tutto fare che è stato importantissimo per Canzi, indispensabile per Agostini e potrebbe essere utile a Di Francesco.

DA SEGUIRE. Escludendo Joao Pedro l’attacco della prima squadra sta facendo una fatica immane a segnare. Simeone è l’ombra di se stesso, Pavoletti e Cerri con il gioco del mister non si trovano. In questa situazione una chance per Contini non deve essere considerata un azzardo. Se il Cholito è l’attaccante preferito dal tecnico, il giovane Primavera può rappresentare la sua controfigura migliore. Ma soprattutto sarebbe un segnale forte per tutto il reparto: o suona la sveglia o le gerarchie saltano.

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