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IL DRIBBLING DI… Mario Frongia. Cagliari: la vittoria sfuma al ‘94 ma la classifica si muove dopo tanto tempo

L’1-1 nell’extra-time sul Sassuolo toppa la serie orribile di sei sconfitte di fila. Di Francesco respira ma non basta e i big non possono andare a corrente alternata

Un pareggio amaro e assurdo, almeno per come si era messa. L’1-1 di Boga impedisce al Cagliari, in vantaggio con Joào Pedro, di ritrovare la vittoria. Una mazzata pesante e deludente, specie per il morale del gruppo. Rossoblù e Sassuolo alla Sardegna Arena, tra assenze pesanti (Rog e Berardi) e l’occhio alla ormai prossima chiusura del mercato. Gli ospiti da ottavi in classifica con 30 punti. Ma non vincono dall’Epifania e vantano il 59,6% per cento di possesso palla, il più alto in A. Il Cagliari deve ritrovare, ancora prima del palleggio, cuore, testa e organizzazione. Più attaccamento alla maglia e identità tattica. Il cammino da fare è lungo e tortuoso. Un punto spezza la striscia infernale. Ora, testa a Lazio e Atalanta. Con la fame di chi deve fare tutto e di più per mantenere la categoria: il progetto del Centenario è oramai nel cestino. La tifoseria ha capito e tiene botta: ennesimo campionato di lacrime e sangue.

DJURICIC E NAINGGOLAN. Inizia meglio il Sassuolo, il Cagliari si mostra compatto. Con Oliva in regia (domani potrebbe partire, Spagna o Grecia), Marin a sinistra, Deiola a destra, Joào Pedro. Il resto è noto, 4-3-2-1 con Pavoletti e Sottil in panca, Nàndez in tribuna, squalificato. Su tiro di JP10, rimpallo e Marin in gol: fuorigioco. Cragno devia su incornata in torsione di Locatelli. La padronanza degli ospiti è nitida, il Ninja e soci sono bloccati, quasi impauriti, la classifica pesa. Risponde Joao, Consigli in corner. Intanto, Boga fa venire il mal di testa a Deiola, Zappa e Marin. A destra, si balla a sinistra un po’ meno. Su ribaltamento di fronte, su corner ci prova Ceppitelli, la difesa emiliana libera.

Djuricic si divora il vantaggio su palla sbagliata di Deiola e contropiede perfetto della formazione di De Zerbi. DiFra guarda il cielo e per terra. Che fatica. I rossoblù ripartono male dal basso e sono imprecisi. Intanto, Caputo e Djuricic danzano in area. Il Cagliari mostra sofferenza. Cragno c’è su cross di Traorè. Nainggolan è distante, nelle due fasi, dalle proprie possibilità. Al 36’ ancora Djuricic di testa esalta il portiere fiesolano.  Il Sassuolo accelera.  “Di più, di più” urla il tecnico abruzzese a Lykogiannis e compagni. Nainggolan si scuote, prova il destro: palo, con Consigli di sasso. Ci prova anche Godin, offside. Il Cagliari dà piccoli segni di sveglia, Simeone crossa lungo per Marin.

PAREGGIO LAST MINUTE CHE FA MOLTO MALE. Si riparte con i tiri di Djuricic, alto, e Deiola, centrale. Dopo 5’ “giallo” per Nainggolan, fallo su palla persa. Il solito Cragno tiene a galla il Cagliari su Traorè (la gol line tecnologie dice che solo mezza palla era dentro) dopo una magia in area di Boga. Il Sassuolo ha il pallino e tanta pazienza nel cercare l’imbucata. I rossoblù affannano. Ci prova Muldur, ribattuto. L’arbitro Mariani mostra il cartellino a Obiang, piede alto su JP10.  Di Francesco mette a quarta: dopo un’ora di gioco ecco Pavoletti e Sottil per Simeone e Deiola. Il Sassuolo accelera. Traorè tira dal limite, deviazione in angolo: undici al 25’. De Zerbi lancia Defrel per un opaco Caputo e Lopèz per Obiang.

Intanto, Walukiewicz prende il posto di Zappa, affaticato. Lykogiannis salva su Traorè, servito da Boga. Alla mezzora il Cagliari scaccia gli incubi: Marin da destra, Joào Pedro di testa infila Consigli. Undici centri, 68 in rossoblù, primo di testa quest’anno per il brasiliano. Esce Djuricic per Raspadori (classe 2000). Lykogiannis lascia in preda ai crampi. Entra l’ex Tripaldelli (’99). Oddei subentra a Traorè. Di Francesco di sgola. Rogerio scalcia Sottil, giallo. Quindi, la beffa: Oddei calcia lungo, il traversone pesca Boga con Walukiewicz e Sottil che se lo dimenticano sul secondo palo. San Cragno non può farci nulla: 1-1. Mariani fischia la fine dopo 20 secondi!

LA SALITA È ANCORA TUTTA DA COMPIERE. Primi tiepidi segnali di riscossa. Con il rientro di Nàndez, il ricondizionamento di Duncan, la condizione in crescita del Ninja, l’acquisto di Asamoah (ancora bloccato alle visite) e qualche colpo (un regista e un terzino sinistro), il Cagliari non può che migliorare. Per ora, numeri impietosi: 38 reti incassate, seconda peggior difesa della A con lo Spezia (peggio il Crotone: 48, e un piede in B dopo il successo del Genoa allo Scida). Non molto meglio avanti: 24, sesto peggior attacco. Ma nell’ultimo periodo qualcosa si è notato. Con Benevento, Fiorentina, Genoa: 52 tiri una rete. In compenso 4 gol subiti. Manca la qualità, e i big, da JP10 a Simeone, non si accendono o vanno a corrente alternata. Il Cagliari interrompe le sei sconfitte di fila, non basta ma bisogna accontentarsi. Però, la vittoria manca dal 7 novembre. In attesa del Parma, terzultimo posto con 15 punti assieme al Torino. Chiusa l’andata con 14 punti: lo scorso anno, al giro di boa, la squadra guidata da Rolando Maran ne aveva 15 in più. Ma guai a dirlo.

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