Le parole dell’ex giocatore del Cagliari, attuale centrocampista dell’Inter, che tocca i vari passaggi che l’hanno portato al successo
Un’ascesa incontrastata, tanto studio e tanta umiltà. Sono questi gli ingredienti che hanno permesso a Nicolò Barella di scalare l’élite del calcio italiano.
“Sto diventando molto ordinato, sia a casa che in campo, “spiega Barella ai microfoni di Dazn, “tutto ciò grazie ad Antonio Conte: prima ero uno spirito più libero, Conte invece mi ha insegnato tanto e in campo studio i movimenti di grandi campioni. Un grande leader è Romelu Lukaku, ha una potenza fisica impressionante, ha sempre una buona parola per tutti. In campo è determinante come nessun altro. Zola? È stato lui a farmi esordire in un Parma-Cagliari di Coppa Italia, gli devo tanto. Zola è la persona più umile che abbia mai conosciuto nel mondo del calcio: questo mi ha fatto capire che c’è l’umiltà alla base dei successi anche dei più grandi campioni. È un maestro”. La Nazionale? Il sogno di qualsiasi calciatore: sono molto orgoglioso di esserci arrivato così giovane. Devo tanto al ct Mancini, che ha creduto in me già quando ero a Cagliari. Ha creato un grandissimo gruppo”.