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Serie A: Roma devastante a Bologna, Atalanta senza pietà con la Fiorentina. Il Napoli batte la Sampdoria in rimonta

Al Dall’Ara fin troppo netto il divario tra la squadra di Fonseca e quella di Mihajlovic. Al Maradona primo successo per i partenopei

Tre le gare giocate alle 15, che hanno fatto seguito ai primi cinque anticipi dell’undicesima giornata, disputati tra venerdì, ieri e oggi alle 12,30. In tutti i campi, prima delle partite, il doveroso omaggio a Paolo Rossi, recentemente scomparso. Ecco le sintesi dei match del pomeriggio:

NAPOLI-SAMPDORIA 2-1. Prima partita ufficiale nello stadio per tanti decenni San Paolo, appena ribattezzato Diego Armando Maradona.  Subito intensità in avvio, con Zielinski che al 7’ impegna Audero, mentre dall’altra parte (senza fortuna) ci provano  al minuto 8 e al 9’, Thorsby e l’ex Quagliarella. Zielinsi fallisce il gol per un non nulla. Blucerchiati in rete al 21’ autore Jankto che, giunto in area, fa partire un bolide che finisce sotto la traversa. Accusa il colpo la formazione di Gattuso, che al 26’ si salva dallo 0-2 grazie all’intervento di Koulibaly su Candreva. Dieci minuti dopo Mertens va ad un passo dall’1-1 con una zuccata, ribattuta. In chiusura di tempo (45’) Audero è super nell’evitare il gol del pareggio sul tiro da limite dell’area, di Insigne.

Pareggio partenopeo al 7’ del secondo tempo: cross di Mertens per Lozano, che non sbaglia. Rete decretata da La Penna di Roma e, confermata al VAR, da Nasca di Bari. Quattro minuti dopo staffilata di Insigne, sfera out di pochissimo. Sembra davvero un altro quello in campo, che va ad un passo dal 2-1 con Lozano (16’) che centra in pieno il palo con Audero battuto, e un attimo dopo il messicano non arriva per un soffio alla deviazione vincente, sul tiro di Insigne. Alla fine, la pressione dei campani porta al sorpasso firmato al 23’ da Petagna, che di testa mette in rete l’assist perfetto da fondo campo di Lozano, che ha cambiato volto al match col suo ingresso in campo. Perde lucidità e ritmo la squadra di Ranieri, col passare dei minuti. Infine, al 45’, Petagna mette una palla in area, dove però non c’è nessuno dei suoi compagni di squadra a mettere il pallone in rete.

BOLOGNA-ROMA 1-5. Devastante approccio della squadra giallorossa al Dall’Ara: tre reti in soli 15’. Apre le marcature dopo 5’ una sfortunata autorete di Poli, il quale sul cross di Spinazzola cerca di anticipare Dzeko ad un passo da lui, ma mette il pallone nella sua porta. Ravaglia, oggi sostituto dell’infortunato ad una mano ex Skorupski, raccoglie la sfera dal fondo del sacco purtroppo per lui, anche al 10’ sul raddoppio firmato Dzeko, e al quarto d’ora sulla botta vincente di Pellegrini, che lo supera con una conclusione sul primo palo. Al 22’ il portiere si oppone alla grande su Spinazzola. La  compagine di Mihajlovic, dopo la mazzata cerca di reagire e al 24’ sul tiro di Barrow, Cristante beffa il proprio portiere Pau Lopez, regalando la marcatura ai felsinei. 25’: Dzeko si divora il quarto gol per i capitolini cosa che 10’, non fa invece Veretout, che sul passaggio di Mkhitaryan, beffa sul primo palo il portiere di casa, con un rasoterra di piatto sinistro. Prima dell’intervallo, che Calvarese di Teramo, assistito al VAR dal padovano Chiffi fischia dopo 2’ di recupero, cinquina ospite dall’assist di  Karsdorp per Mkhitaryan che, deposita in rete facilmente.

Al 6’ della ripresa Palacio tenta una conclusione a giro, che si perde sul fondo. Un minuto dopo l’ex Genoa  Palacio si presenta davanti a Pau Lopez, viene contrastato da Ibanez, ma per l’arbitro è tutto regolare. Il Bologna non molla e sigla il secondo gol al 13’ con Dominguez, ma il VAR annulla per off-side di Palacio. La partita non offre più storia e si aspetta solo la fine delle ostilità, con Mihajlovic che offre la possibilità dell’esordio in Serie A, Mattia Pagliuca (ruolo attaccante) 18 anni, figlio di Gianluca, ex portiere anche della nazionale oltre che di varie squadre di club. Al 38’ palo di Boria Mayoral e Roma vicinissima al tennistico 6-1, con Ravaglia battuto. Prima di fine gara (44’) Calvarese prima espelle Dominguez, per un intervento scomposto su Villar, poi richiamato dal VAR vede le immagini al monitor e trasforma il rosso al giocatore del Bologna,  in un cartellino giallo.

ATALANTA-FIORENTINA 3-0. Alla Gewis Arena le occasioni, da entrambe le parti, per sbloccare la contesa non mancano. I padroni di casa (che devono recuperare la gara di domenica scorsa non giocata causa maltempo domenica scorsa a Udine)  sfiorano la rete al 10’ con Zapata, che non arriva solo per la parata decisiva di Dragowski, che due minuti dopo è ancora fondamentale a deviare in corner il potente colpo di testa, da parte di Romero. I viola hanno la chance al 21’ con Vlahovic, in questo caso l’intervento in angolo di Gollini, evita guai. 29’. Nulla da fare ancora una volta per Zapata, che trova la nuova opposizione del portiere polacco. Gara difensiva per gli uomini di Prandelli, pronti ad agire e far male in ripartenza ai bergamaschi, ma al 44’ subisce lo svantaggio da parte di Gosens. Rete meritata per quanto visto in campo nella prima frazione. Intanto Sky Sport parla di rottura totale GasperiniGomez, non in campo da titolare oggi e l’argentino che potrebbe andare via a gennaio.,

A inizio ripresa le cose si mettono ulteriormente male per i toscani, che vanno sotto ancora per il raddoppio segnato al 10’ da Malinovsky che piazza la palla alle spalle della barriera e di Dragowski. L’estremo difensore costretto alla resa per la terza volta nel pomeriggio, dal terzo gol insaccato al 18’ da Toloi sul cross da angolo di Djimsiti. Troppo netta la differenza in campo, tutta a favore dei nerazzurri in controllo assoluto della contesa. Da segnalare, l’esordio in casa atalantina in Serie A al 44’ di un altro giovane lanciato da Gasperini, ovvero Gyabuaa subentrato al posto di Pessina.

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