In mattinata l’ex ex arbitro della Lega Serie A e attuale consulente delle relazioni istituzionali della Can è stato opite a Radio Anch’Io Sport
Terminato di arbitrare il 2 agosto scorso (Juventus-Roma la sua ultima direzione in Lega Serie A) Gianluca Rocchi, ricopre il ruolo di consulente delle relazioni istituzionali della Can. In mattinata è stato ospite in Rai a Radio Anch’Io Sport, su Radio 1. Tanti i temi trattati. Ecco un sunto: “Ho una bella responsabilità, nel nuovo ruolo cercherò di spiegare le decisioni prese dagli arbitri perchè penso che così le squadre potranno comprenderla più facilmente. Il silenzio è nocivo. Il compito principale dell’arbitro è tutelare la salute dei calciatori, cioè essere molto severi da questo punto di vista visto che tanti interventi possono mettere a repentaglio la carriera dei giocatori. Bisogna essere severi”.
VAR. “Sto studiando su questa cosa. Il discorso è molto importante. Se si pensa che la VAR porti a zero l’errore è un fallimento. Se penso che tutti gli episodi siano corretti dal VAR sbaglio, se l’obiettivo è quello di ridurre drasticamente gli errori ad iniziare dal gol in fuorigioco. La VAR è un successo straordinario ma che fa discutere”
GLI EPISODI DI IERI IN ROMA-SASSUOLO. “Ci sono state molte decisioni prese correttamente da Maresca, il problema è che quando non c’è una decisione corretta si trascina tutto nella negatività. La giornata è stata positiva. Fonseca? Persona disponibilissima come tutta la squadra, mi ha fatto piacere incontrarlo. Nel secondo tempo ha protestato per delle decisioni meno sbagliate che pensava. Affrontare l’arbitro a fine primo tempo può portare a delle conseguenze, come l’allenatore sotto stress anche l’arbitro è sotto stress e quindi Maresca l’ha espulso.”
DIALOGO-ARBITRI GIORNALISTI IN RADIO E TV DOPO LE GARE. “Potrebbe essere un’idea. Non è un problema da questo punto di vista, gli arbitri non sono contro. Bisogna capire se è opportuno lasciare l’arbitro parlare senza alimentare le polemiche. Io posso commettere un errore ma voglio spiegare perchè l’ho commesso“.