Sentito dai colleghi di TuttoMercatoWeb, l’ex dg del Boca Juniors ha parlato dell’arrivo in Sardegna dell’uruguayano
Una trattativa complicata, quella del passaggio di Naithan Nandez dal Boca Juniors al Cagliari, che più volte ha rischiato di saltare. Alla fine, l’ostinatezza del presidente rossoblù Giulini (che non si è mai arreso, facendosi relazionare più volte da Cossu) e la forte volontà del giocatore, che si era promesso al club isolano praticamente da quando ha saputo dell’interessamento, ovvero da fine ottobre di due anni fa, hanno portato nell’estate del 2019 al positivo epilogo. A far chiarezza, anche su un altro importante motivo della complicata operazione, l’ex direttore generale del Boca Juniors Lucas Labat, che ha ricordato per questo club, anche l’importanza che l’appena scomparso Diego Maradona, avesse.
LE PAROLE SU NANDEZ. “È un giovane importante. Deve ancora lavorare, ma certamente diventerà un grande giocatore. Ha spirito di sacrificio, una garra speciale. Non è stato facile cederlo al Cagliari, ma la situazione economica del paese è quella che è. E poi quando un giocatore vuole andar via non devi tarpargli le ali. Nahitan voleva andare in Europa”
E QUELLE SU MARADONA. “Un simbolo del Boca, Del calcio argentino ma soprattutto mondiale. Chi pensa a lui, lo immagina con la maglia del Boca Juniors, dell’Argentina e del Napoli. Ha lasciato un grande ricordo. Maradona era il calcio, lo amavano dappertutto. Si vedeva che era speciale. Per quello che trasmetteva. Aveva un potere di convincimento incredibile”.