Una delle firme calcistiche di punta del giornalismo italiano degli ultimi decenni: Darwin Pastorin, legato ai colori del Cagliari per motivi di… famiglia, ha espresso in esclusiva a Calcio Casteddu il suo parere per la nuova stagione rossoblù
Darwin Pastorin è nato a San Paolo (Brasile) nel 1955. Giornalista, scrittore, opinionista e presentatore televisivo, è stato un osservatore (e divulgatore) di punta del calcio italiano negli ultimi decenni. Il Cagliari, club di cui è rimasto affascinato dai tempi di Riva & soci, si respira quotidianamente in casa Pastorin: il figlio Santiago, 22 anni, è infatti un grande tifoso rossoblù e ha proprio in Rombo di Tuono il suo idolo. Papà Darwin ha affidato alla nostra redazione il suo parere sulla squadra attuale e la stagione alle porte.
GRAN COLPO. “Io ho trovato in Walter Zenga uno dei miei amici nel mondo del calcio. Ma la sua esperienza al Cagliari era destinata a concludersi, per me si trattava di un evento prevedibile. Con l’arrivo di Eusebio Di Francesco, il club rossoblù ha messo a segno un gran colpo: parliamo di uno dei migliori tecnici del calcio italiano, capace di far giocare bene le sue squadre e in grado di portare un progetto importante“: parole di Darwin Pastorin, storica firma di alto livello del giornalismo sportivo nostrano, tuttora attivissimo in campo editoriale e culturale.
PROSPETTIVE. Pastorin è rimasto ben impressionato dal lavoro della società isolana in vista della nuova stagione: “Il Cagliari sta puntando sui giovani. Un ottimo segnale, possibilmente in controtendenza rispetto alla situazione generale. Marin, Zappa, Tripaldelli, Sottil… Sono tutti ragazzi di talento. Se dovesse finalmente arrivare pure Godin, Di Francesco potrebbe schierare un campione dotato di grande classe ed esperienza. Peccato per Nainggolan, altra stella decisiva nella scorsa stagione grazie a personalità e reti importanti. Sento di poter affermare che questo Cagliari possa ambire non solo a stare tranquillo, ma anche a un piazzamento europeo“.
