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Cds – Calzona (vice Di Francesco): “Stupito da Nández”

Lo stretto collaboratore del neo tecnico rossoblù ha parlato del Cagliari che verrà: “Non sarà di sicuro una squadra passiva”

Francesco Calzona, già collaboratore di Maurizio Sarri ai tempi di Empoli e Napoli, di recente ha iniziato a lavorare con Eusebio Di Francesco seguendo il mister abruzzese nella sua avventura in Sardegna. Calzona si è lasciato andare in una lunga intervista rilasciata a Il Corriere dello Sport.

LAVORO A SINGHIOZZO.Se tutti quanti riusciremo ad avere pazienza, ci sarà da divertirsi. Non è semplice gestire un gruppo mai al completo. Il lavoro va avanti a pezzetti ed è difficile soprattutto per noi che siamo appena arrivati e abbiamo portato metodologie nuove e più difficoltose. Tra Covid e qualche infortunio, il processo è un po’ rallentato ma credo che in poche settimane si possa recuperare il tempo perduto. Non si può pensare che non ci siano state ripercussioni, ma speriamo di avere quanto prima la rosa al completo“.

IL MIO RUOLO.Intanto devi condividere le idee di calcio del tecnico. Poi devi essere bravo a fare da filtro perché spesso i giocatori si confessano con i collaboratori e quindi devi avere delle doti umane importanti. Difra mi ha contattato lo scorso inverno perché voleva conoscermi per capire quali fossero le mie idee. Quando ha capito che c’era identità di vedute, la scelte è stata una conseguenza e lo ringrazio per aver pensato a me“.

SARRI, UN MAESTRO.Non mi sento un mago ma un allenatore e spesso sia a Empoli che a Napoli, con Sarri, ci scambiavamo i reparti. Certo è che mi piace molto il fatto che la difesa non prenda gol grazie alla collaborazione di tutta la squadra perché significa che il gruppo sta lavorando bene. Per me è stato molto importante lavorare con lui. Sarri mi ha insegnato a dato tanto ed è stato senza dubbio un maestro di campo“.

IL CAGLIARI.Posso dire che non sarà di sicuro una squadra passiva. Vogliamo cercare di produrre sempre il nostro gioco senza subire l’avversario, a meno che questo non dimostri di essere più bravo di noi. Vogliamo condurre la partita per novanta minuti e questa è una idea di base sulla quale non si transige, tanto che non c’è allenamento dove non proviamo a giocare nella metà campo avversaria. Con questa sfida mi aspetto di far felice una intera regione perché la Sardegna si riconosce nel Cagliari e questa per me è anche una grande responsabilità. Ottenere buoni risultati qui, assume un valore speciale e mi regalerebbe grande soddisfazione far bene“.

COLPITO DA EL LEON.Mi ha stupito Nández. Ci sono tanti giocatori bravi in questo gruppo ma lui mi ha colpito per la mole di gioco che riesce a produrre. Onestamente è un giocatore che non avevo conosciuto da vicino e mi ha impressionato per la sua dinamicità“.

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