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US – Giulini 3: “Auspico di riaprire la Sardegna Arena al più presto”

Il presidente del Cagliari vorrebbe riabbracciare il popolo rossoblù: “Siamo pronti a ospitare il pubblico”

Il presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, chiude l’intervista rilasciata a L’Unione Sarda trattando diversi temi dalla gestione legata alle conseguenze del Covid-19 all’auspicio circa una riapertura, pur parziale, della Sardegna Arena.

GESTIONE COVID-19.Penso che se oggi venisse fatto il tampone a tutta la popolazione italiana, i risultati sarebbero terribili. È stato molto bravo il nostro responsabile medico Marco Scorcu che ha anticipato e capito chi fosse più a rischio contagio. E ci aveva visto giusto, tanto che adesso che i nazionali vanno via, abbiamo i primi rientri dalla quarantena. Io sono sempre stato molto attento, poi è vero che è un virus che non vediamo né capiamo, ma credo che dobbiamo incominciare a realizzare di dover convivere con questa emergenza tenendo altissimo il livello di attenzione. Sarà la nostra quotidianità“.

SOLINAS AVEVA RAGIONE.Ritengo che le scelte iniziali del presidente Solinas fossero quelle giuste, è stato massacrato a tutti i livelli salvo poi capire che non sarebbe stato sbagliato aumentare i controlli in entrata. Oggi ci ritroviamo a vivere nell’isola dei contagi dei vacanzieri, tutto il contrario di quello che ipotizzava il presidente. L’intuizione iniziale di aumentare i controlli in entrata era l’unica strada da seguire per salvaguardare la Sardegna“.

RITORNO SUGLI SPALTI.Io credo che Cagliari sia pronta a ospitare il pubblico, abbiamo uno dei pochissimi stadi aperti su tre lati, non vedo per quale motivo non si possa riaprire la Sardegna Arena almeno con il 30 per cento della capienza. Credo che progressivamente si stia provando a riconquistare la nostra normalità, abbiamo ripreso ad andare in chiesa e a frequentare le spiagge. Ritengo che grazie al presidente Solinas si possa lavorare per un’autorizzazione in deroga che ci permetta di raggiungere una capienza limitata per le partite interne. I contagi a Cagliari sono molto bassi e siamo in grado di garantire un controllo accurato“.

BENVENUTO AL MARCHIO ADIDAS.Un passo avanti. Abbiamo festeggiato il nostro centenario con Macron, che per noi ha fatto un grande lavoro seppure con le maglie celebrative abbiamo sempre perso (risata) , ma dopo quattro anni abbiamo ritenuto di dover cambiare e andare su un brand ancora più internazionale. Siamo l’ottava squadra più tifata in Italia ma nel mondo eravamo poco conosciuti, con questo marchio arrivi subito nei cinque continenti. È una internazionalizzazione del brand Cagliari e anche della Sardegna stessa che potremo ottenere solo così. Adidas ci ha messo a disposizione da subito gli stessi prodotti riservati ai top club, un segno di grande rispetto“.

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