L’attaccante del Cagliari, convocato per la seconda gara consecutiva, stavolta non dovrebbe solo andare in panchina ma assaggiare di nuovo il campo: un’annata amara per Pavoletti
L’INIZIO. Leonardo Pavoletti, proprio come il Cagliari, concluderà oggi una lunga stagione. Per lui molto amara, difficile, dolorosa. Il bomber rossoblù, capocannoniere della squadra nelle due annate precedenti, si infortunò gravemente al ginocchio sinistro nella prima di campionato: un evento che lo ha portato per la prima volta in Austria, per le cure del luminare Fink. Il professionista ha operato il calciatore, ricostruendo il legamento crociato anteriore e suturando il menisco esterno. Da lì, un lungo calvario e il Cagliari costretto a rimediare sul mercato, che ha portato all’arrivo in extremis di Simeone.
LOTTA E RICADUTA. Un infortunio dalle tempistiche lunghe per la sua risoluzione. Inizialmente si parlò di 7 mesi di stop. Pavoletti iniziò subito a lavorare, portando avanti il proprio recupero non solo fisico ma pure psicologico, per la grande amarezza di un guaio simile. Nel nuovo anno si è assistito a un graduale avvicinamento verso il ritorno in campo. Ormai, mancava poco. Ma la drammatica ricaduta del medesimo infortunio, avvenuta in circostanze poco chiare in occasione di una cena con la squadra, ha gettato un’ombra ancora più pesante su di lui. Indiscrezioni, calunnie, ricostruzioni, cattiverie: è stato detto di tutto su quella seconda lesione, la successiva conferenza stampa congiunta con Cigarini non fugò qualsiasi dubbio. Ora, però, ci siamo.
IL MAZZO DI CHIAVI. Dopo aver trascorso lunghi mesi a recuperare, con tantissimo lavoro svolto e la voglia di sentirsi nuovamente un calciatore professionista, Leonardo Pavoletti ha superato tutti i controlli medici per ritornare in campo. Certo, le condizioni di forma non possono essere ottimali, come logica suggerisce. Però tornare nella lista dei convocati contro la Juventus è stata di sicuro un’emozione forte, grazie a cui ha potuto respirare di nuovo l’atmosfera di squadra. E oggi, a San Siro contro il Milan, arriverà la tanto attesa occasione: il ritorno in campo, anche solo per un minuto. “Pavoloso”, a fine partita, potrà riporre in maniera simbolica quel mazzo di chiavi con cui ha aperto e chiuso il campionato del Cagliari. Prima di svoltare definitivamente pagina e recuperare il tempo perduto, per il bene della squadra rossoblù.
