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Un monologo senza premere il grilletto e il Cagliari scappa con un punto

Prestazione opaca dei rossoblù che in qualche modo escono dalla Sardegna Arena con un pareggio

Uno degli stereotipi dei film d’azione è il cattivo che può uccidere il protagonista in qualsiasi momento ma si perde in un lungo monologo che termina inesorabilmente con un ribaltamento della situazione. Si può riassumere così la sfida tra Cagliari e Sassuolo. I neroverdi dominano sul campo, non fanno vedere il pallone agli uomini di Zenga per almeno un’ora, ma non affondano il colpo del ko, nonostante il gol di Caputo al 12′ lasciasse presagire già dopo un quarto d’ora un potenziale massacro. I rossoblù non giocano il primo tempo, guardano gli avversari passarsi il pallone, poi nella ripresa, al primo vero contropiede, danno una lezione importante a De Zerbi: se vuoi fare il Barcellona ricordati di tirare anche in porta.

La rete di Joao Pedro al 63′ regala il punto più brutto della stagione ai rossoblù, ma non certo immeritatamente. Il Cagliari ha reagito all’espulsione di Carboni e come spesso accade c’è voluto un ceffone per svegliare la squadra. La reazione c’è stata, mentre lo sterile Sassuolo si limitava a guardarsi allo specchio buttando via una gara con oltre il 70% di possesso palla a favore. Zenga ringrazia ed è soddisfatto, Giulini molto meno a giudicare dalle espressioni in tribuna sapientemente inquadrate dalla regia televisiva.

Birsa regista è un errore da matita rossa, tanto che è bastato inserire un classe 2000 di ruolo per svoltare il centrocampo. E questo rende ancora peggiore l’ostracismo verso Cigarini, sacrificato “per scelta tecnica” con una rosa già corta e stanca. Spiegare il vero motivo delle ultime esclusioni servirebbe quantomeno a non farla apparire una scelta autoflagellante. Male anche l’idea di Pereiro come seconda punta, oltretutto utilizzato a fine partita come capro espiatorio di un primo tempo giocato solo nella propria metà campo.

Dunque un pareggio che vista la piega presa dalla partita è certamente un punto d’oro, ma che lascia aperti una serie di interrogativi sul finale di stagione. I rossoblù muovono la classifica in qualche modo, ma di certo la prestazione di ieri segna un solco importante sulla permanenza dell’Uomo Ragno anche l’anno prossimo.

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