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Roma: licenziato il ds Petrachi. De Sanctis lo sostituisce pro tempore

Termina l’avventura in giallorosso per il dirigente che all’Olimpico contro il Cagliari attaccò Pisacane di sceneggiata per lo scontro con Kalinic

Nel silenzio più totale è calato il sipario sull’avventura di Petrachi alla Roma. A meno di un mese di distanza dallo stringato comunicato in cui veniva annunciata la sospensione del dirigente salentino è stata completato l’iter che ha portato al licenziamento del direttore sportivo. L’ormai ex ds giallorosso si è visto recapitare la raccomandata con ricevuta di ritorno che ufficializza la decisione del club, che qualche giorno fa a seguito della sospensione lo aveva esonerato dalle mansioni e nel Cda del 26 giugno aveva votato all’unanimità per il licenziamento.

LICENZIAMENTO IMPUGNATO. Intanto, come riporta il sito gianlucadimarzio.com,  l’ormai ex dS giallorosso ha deciso di impugnare la lettera. Sarà difeso dagli avvocati Sara Agostini, Paolo Rodella e Filippo Aiello. Petrachi porterà avanti la controversia davanti alla sezione lavoro del Tribunale di Roma, ma i tempi per decretare chi vincerà la causa sono ancora da stabilire. Nel frattempo il ds è libero di poter firmare con altri club.Petrachi ha rifiutato ogni tipo di offerta di buonuscita: l’ex Toro aveva altri due anni di contratto per 2,4 milioni netti complessivi (più bonus). La Roma ha deciso di non comunicare pubblicamente il nuovo aggiornamento e ha affidato a Morgan De Sanctis l’incarico di direttore tecnico pro tempore.

LE ACCUSE DI PETRACHI NEL MATCH CONTRO IL CAGLIARI. “L’atteggiamento dell’arbitro è stato indisponente, ha creato nervosismo in una partita tranquilla. Diawara prende nettamente il pallone e l’arbitro dà punizione dal limite, guardate le immagini. L’episodio del gol finale, con tutto il rispetto di Maran che è normale che debba dire che una spinta c’è stata, ma tutti sappiamo che è il gioco del calcio, non è teatro. Kalinic ha rubato il tempo, tant’è che Pisacane rimane in piedi, è Olsen che gli va addosso. Sono cose normali che accadono in area, altrimenti non si gioca più a calcio. Il calcio è un gioco maschio, non è danza classica. Non voglio parlare da un punto di vista personale. È oggettivo che ci sia stato un contatto, ma il giocatore è rimasto in piedi, non c’è stata una spinta evidente. Se lo vedono in Inghilterra si mettono a ridere, è assurdo. Poi non vai neanche a rivedere il VAR? Magari a dire “Ho fatto una cazzata”. Contro di noi rivedono tutto, con noi non vanno mai a rivedere. Il nostro sistema arbitrale è uno dei migliori ma c’è qualcosa che mi sfugge, che penalizza la Roma. Sono mortificato”.

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