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Penna in trasferta, Badia (CalcioHellas): “Mi aspetto un pareggio. Curioso di vedere il Cagliari di Zenga”

Il noto giornalista della testata online che ogni giorno segue il lavoro della squadra di Juric ci presenta la sfida di domani alle 21,45 al Bentegodi

Ancora una notte e poi sarà nuovamente il momento della Serie A in campo, dopo oltre tre mesi. Domani (19,30) sarà Torino-Parma a riaprire le danze, quindi alle 21,45 il Bentegodi, senza tifosi come il match precedente, vedrà la contesa tra Hellas Cagliari e Verona, che abbiamo analizzato con il collega di CalcioHellas (che fa parte del nostro nutrito gruppo di testate) Tommaso Badia. “La squadra di Juric è un po’ un mistero sul come arrivi a questa partita, non solo a causa di qualche infortunio. Ma, nonostante la sconfitta rimediata prime dello stop a Marassi contro la Sampdoria, il gruppo è in fiducia. È però vero che, si riparte dopo tanto tempo. Se la gara si fosse giocata come da calendario a fine febbraio, non avrei avuto dubbi nell’affermare una vittoria dei padroni di casa”.

Ritieni che la situazione possa essere cambiata quindi…
“Intanto bisogna capire come possa essere andata la pausa per i giocatori, anche se questo ovviamente vale anche per il Cagliari. Che però oltre tre mesi fa arrivava da un momento difficile. È vero che non ci saranno Joao Pedro squalificato, e Nainggolan infortunato, ma c’è un nuovo allenatore che potrebbe aver portato l’entusiasmo sopito dopo un grande girone d’andata, con conseguente esonero di Maran e arrivo di Zenga”.

La lunga e impensabile pausa che si è avuta potrebbe aver inciso?
“Nell’Hellas più che nel Cagliari a mio avviso. La squadra fa del ritmo la sua caratteristica principale, stile Atalanta a mio avviso. Ed è evidente che, se viene a mancare questo, potrebbe andare incontro a difficoltà in partita. Noi dimentichiamo poi che, l’allenamento è una cosa, il test un altro, la partita vera ancora un’altra cosa, che di fatto è quella che conta più di tutto. Certo, la posizione in classifica ti invoglia, ma potrebbe essere un’arma a doppio taglio pensando troppo ad un piazzamento Europa League vanificato da qualche risultato avverso. C’è poi l’aspetto non certo da sottovalutare di un gruppo partito per salvarsi, che già si trova a 35 punti, che inconsciamente vede il vero obiettivo già ottenuto. Ma non credo che ciò avverrà avendo un allenatore come Juric che è un martello. Se vede che uno non rende, ci mette un attimo a cambiarlo” .

Zenga sa come gioca Juric. Ma dall’altra parte?
“Esatto. Dall’altra parte hai preparato una gara con Maran con i dettagli, ora anche se si è visto in altre piazza, non sai che squadra ti opporrà Zenga, se il suo 4-3-3, il 4-3-1-2 o la difesa a 3. Il vantaggio di Juric è l’essere integralista a tutto tondo, come uomini da mettere in campo e l’avversario da affrontare, sia la Spal o il Real Madrid. Più che sulla squadra che ha davanti, lavora sulle proprie convinzioni”.

Il giocare praticamente ogni 3 massimo 4 giorni inciderà
“Sicuramente parecchio. Si dovrà turnare perché altrimenti si va in crisi. Ecco perché i cinque cambi sono fondamentali giocando spesso tra quasi fine giugno e inizio agosto. Mi auguro di no ma mi aspetto abbastanza guai muscolari in vari giocatori per questa ripresa. Non prevedo domani sera una gara a ritmi alti, stile 4-4 o 5-5, ma momenti anche abbastanza blandi, e una gara forse decisa da qualche episodio con un angolo o una punizione. Il pronostico? La vedo gara da pareggio onestamente. Un punto a testa potrebbe essere gradito a entrambe”.

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