L’avanti del Cagliari ha parlato della possibilità di tornare in campo prima del termine della stagione: “Coltivo la speranza di mettermi a disposizione”
Leonardo Pavoletti è carico per il suo rientro in campo. Aveva perso le speranze e invece l’ex attaccante del Genoa coltiva la possibilità di mettersi a disposizione per le ultime due gare di Serie A. Pavoloso ha parlato di questo, e di tanto altro, ai microfoni de La Nuova Sardegna.
MESE E MEZZO DI FUOCO. “Sono contento perchè il calcio ora torna a regalare emozioni, è un inizio di normalità. I giocatori sono attesi da un mese e mezzo di fuoco. Dovranno essere bravi i vari staff a gestire al meglio una situazione nuova. Io pensavo già alla prossima stagione, ma coltivo la speranza di potermi mettere a disposizione per le ultime due partite. Sarebbe un bel regalo“.
CARTE MISCHIATE. “Le carte sono state mischiate, chi ha qualità vincerà ancora più facilmente rispetto a prima. Con una preparazione fisica non al top i valori tecnici emergeranno in modo più chiaro“.
SENZA TIFOSI. “Non ho mai giocato senza il tifo. Ci sono due correnti di pensiero: c’è a chi non piace perchè il calore dello stadio è come una scarica di adrenalina. Altri, che magari soffrivano la pressione dei tifosi, riescono ad esprimersi meglio . Secondo me il calcio senza pubblico è un altro sport“.
COMPAGNI MOTIVATI. “Non sono a contatto con loro come prima perchè rispettiamo i protocolli. Però li ho visti motivati, non vedono l’ora di ricominciare, divertirsi e fare punti. Rimanere tre mesi a casa è stato brutto. Più avanti capiremo che cosa ci avrà lasciato il virus. Di sicuro nessuno di noi avrebbe potuto ipotizzare una cosa del genere“.