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Nainggolan torna a tirare le bombe, ma a Call of Duty

Serata di gaming per alcuni rossoblù che si sono ritrovati ieri per una partita al videogioco sparatutto più famoso del mondo

IN GUERRA. Per Radja Nainggolan le battaglie sono di casa. E questa volta non è solo una metafora sul suo spirito guerriero in mezzo al campo. Il Ninja ha riunito alcuni compagni per una serata di gaming al noto sparatutto Call of Duty, il videogioco di guerra più famoso al mondo che dal 2003 ad oggi conta ben 18 capitoli. Una saga dal successo planetario, capace di riunire giocatori da tutto il mondo grazie alla modalità online.

CON I COMPAGNI. E proprio per questo, in un periodo di distanziamento sociale, sembra ironico che un gioco di guerra sia una delle cose che più avvicina le persone di tutto il pianeta. Un modo per socializzare, ma anche un modo per fare spogliatoio nel caso dei nostri rossoblù. In postazione con Nainggolan c’erano anche Rog, Pellegrini, Birsa e Olsen, raggiunti poi da capitan Ceppitelli. Una reunion videoludica tra ragazzi come tanti, che intanto si preparano a tornare nel loro campo di battaglia reale: quel prato verde dove le bombe si calciano in rete.

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