Il numero due dell’Assocalciatori ha parlato della discussione attorno alla ripresa delle attività calcistiche
POLEMICHE. “Se un sistema federale ritiene giusto che per cinque mesi e mezzo non debbano essere pagati famiglie e calciatori continueremo a contestare. Stiamo mandando in cassa integrazione i ragazzi della Serie C che vedranno i soldi tra 90 giorni e gli stiamo dicendo che forse devono ripartire”. Il vice presidente dell’Aia, Umberto Calcagno, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo giudicando severamente alcune misure che colpiscono duramente i calciatori con stipendi bassi le cui mensilità sono state sospese da febbraio. “Nessuno ha mai pensato a uno sciopero. Si sono resi conto dell’astrusità delle norme approvate. La pazienza ha un limite e speriamo si possa tornare a ragionare sulle norme”.