Il presidente della FIGC Sardegna è stato ospite di Squarciagoool su Radio Super Sound, la nuova trasmissione della domenica condotta da Vittorio Sanna
Un misto di rassegnazione ma anche speranza, raccontata in Radio. Il presidente della FIGC Sardegna Gianni Cadoni è intervenuto nel pomeriggio a Squarciagoool, la nuova trasmissione sportiva della domenica, condotta da Vittorio Sanna, in onda in tutta la Sardegna dalle tante frequenze di Super Sound.
LE PAROLE DEL NUMERO UNO DEL CALCIO SARDO. “Le difficoltà a ripartire ci sono. Ovviamente ci spero ancora. Mi auguro che la situazioni migliori, ma le cose da fare dalla sanificazione, sono tante. Il calcio deve andare avanti. Il mondo del Settore Giovanile è sorretto dai genitori, che fanno grandi sacrifici per portare i ragazzi a giocare, specie la domenica, da una parte all’altra dell’isola. Si può superare l’ostacolo del calcio dilettantistico con guanti e mascherine, che hanno un costo e ci auguriamo che le istituzioni ci aiutino. Il nostri campionati al momento sono sospesi e non finiti. Il grido d’allarme sollevato dal presidente Nazionale Sibilia, è importantissimo. Non c’è solo la Serie A. il 20 maggio potrebbero esserci novità. Non ci devono abbandonare. Abbiamo le spalle larghe, ma da solo è impossibile”.
“L’aspetto della garanzia e sicurezza dei nostri tesserati, è al primo posto. Si poteva giocare a porte chiuse a marzo, ma abbiamo preferito fermare tutto. Ma da questo disastro Coronavirus si deve ripartite con antichi valori e passione vera. Fondamentale però capire i protocolli. Vaccino? Spero si possa trovare un farmaco per debellare la malattia e farci avere sogni tranquilli. I nostri uffici, in osservanza del governo, sono chiusi dall’11 marzo. In questo tempo ho lavorato tantissimo sul futuro, scuola in primis con spazi all’aperto. Il nostro Centro Sportivo a Sa Rodia a Oristano, può aiutare tantissimo. Con la Regione possiamo fare un protocollo d’intesa sulla salute dei tesserati”.
DECISIONI. “Come già detto, mercoledì 20 ci sarà il Consiglio Federale e venerdì ci riuniamo a Cagliari per fare il punto. I campionati regionali ha visto giocarsi 2/3 delle partite. Sicuramente le prime di ogni torneo saliranno di categorie. Sul discorso retrocessioni è tutto da valutare. Voglio recuperare anche quei piccoli comuni, dove il calcio ora non esiste. Ripeto, tra pochi giorni potrò essere più preciso”.