L’agente che cura gli interessi del giovane centrocampista dell’Empoli ammette: “Nulla di concreto ma i rossoblù sono interessati”
Tommaso Urso, agente FIFA che fa parte della P&P Sport gestita da Federico Pastorello, ha parlato in esclusiva ai nostri microfoni dell’interesse del Cagliari per un suo assistito: Samuele Ricci. Classe 2001, reduce da una importante stagione trascorsa nell’Empoli in Serie B (ventuno presenze), Ricci è già stato accostato a più riprese ai colori rossoblù.
Ricci piace a tanti. Avete già avuto modo di ascoltare richieste per lui?
“Il ragazzo ha fatto molto bene nel corso di questa stagione in una piazza importante come Empoli. Teniamo presente che nessun 2001 è titolare con continuità in Serie B con un rendimento di così alto livello. Per questo motivo, infatti, abbiamo riscontrato tante attenzioni sia italiane che straniere“.
Ci risulta un interesse da parte del Cagliari
“Il direttore sportivo rossoblù, Marcello Carli, conosce bene la realtà empolese ed è un dirigente molto attento ai giovani. Non c’è niente di concreto ma l’interesse è reale. Sarebbe uno step positivo per il calciatore, una giusta dimensione per il salto di categoria. Cagliari è una piazza gradita anche per la bontà del progetto del presidente Giulini“.
Ci racconti le caratteristiche del giocatore?
“Samuele nasce come mezz’ala nel settore giovanile dell’Empoli e nelle varie nazionali. L’anno scorso, a metà campionato Primavera, ha disputato una partita come playmaker. Da quest’anno, prima con Bucchi poi con Muzzi e Marino, gioca davanti alla difesa. Tatticamente è duttile, muove la palla in verticale. Deve solo mettere un po’ di massa muscolare ma ha molti margini di miglioramento. La sua caratteristica principale? L’aspetto mentale, non sente la pressione. É già vice capitano dell’under 19, questo la dice lunga“.
Come vedi il futuro del calcio al netto del Covid-19?
“Sarà ridimensionato il sistema calcio dalla Serie A a cascata. Probabilmente avremo un numero inferiore di squadre professionistiche e caleranno sia i valori dei cartellini che i nuovi ingaggi. Specialmente se il torneo non dovesse riprendere, ci saranno disastri economici. Il calcio è indispensabile perchè è un indotto che da lavoro a tantissime persone”.