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Coronavirus, nessuna vittima in Sardegna nelle ultime 24 ore. Decessi in calo in Italia

Vigilia del Primo Maggio con record di guariti in tutto il territorio nazionale. Annuncio della Protezione Civile: stop alle conferenza stampa in diretta tv

Con i 5 nuovi casi di contagio, comunicati dall’Unità di Crisi, sono salite a 1.295 le positività di persone al virus Covid-19 accertati in Sardegna dall’inizio dell’emergenza. 3 registrati nel Sassarese, 1 nella Città Metropolitana di Cagliari e 1 nell’Oristanese. Nessuna vittima oggi e numero che resta per fortuna quello di ieri, ovvero 116. I tamponi eseguiti in totale a stasera è di 24.754, con i 1.455 effettuati. I ricoverati in ospedale sono in tutto 103, 16 in terapia intensiva, mentre 641 persone si trovano in isolamento domiciliare. In un giorno guarite 22 persone che si erano ammalate.

I DATI AGGIORNATI ALLE 18 FORNITI DALLA REGIONE SARDEGNA

ITALIA. Nell’appuntamento delle 18 dove, la Protezione Civile (nelle parole del presidente Angelo Borrelli) annuncia lo stop definitivo alle conferenze stampa in diretta tv, i dati nel territorio sono definiti positivi. Certo, anche oggi si sono registrate 285 persone decedute (ieri 323) numero totale salito a 27.967. Molto bene i guariti: 4.693  (24 ore fa 2.311) per un totale di 75.945. Il record si spiega con il fatto che, l’Emilia Romagna ha comunicato soltanto oggi 30 aprile, tutti insieme i guariti degli ultimi dieci giorni +2.519.

Anche senza quest’ultimo numero, i guariti ad oggi scavalcano il numero di 2.000.  Calo dei positivi, pari a 3.106 unità (ieri 548) mentre i nuovi contagi rilevati nelle ultime 24 ore sono stati 1.872, contro i precedenti 2.086). Tamponi fatti oggi 68.456 (ieri 63.827). Il numero totale di persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia è  a stasera, 205.463..

ISS. Curva cala, tasso di contagio inferiore a 1, si riducono le zone rosse. Tutti fattori positivi elencati da Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, durante la conferenza stampa organizzata dall’istituto sull’andamento dell’epidemia Coronavirus. Le sue parole: “La curva dell’epidemia di Covid-19 continua sostanzialmente a decrescere nel numero di sintomatici e dei casi in tutte le regioni. RT in tutte le regioni è sotto l’1, anche considerato il range con le ipotesi più pessimistiche. Questo è un dato molto positivo ed è la conseguenza delle misure e dell’adesione dei cittadini. Sotto 60% popolazione colpita non c’è immunità di gregge e in Italia siamo molto lontani da questa soglia. In questi giorni si è ridotto il numero delle zone rosse: sono 74 comuni in 7 regioni, quindi è segno della capacità di individuare precocemente focolai e limitarli”.

Brusaferro ha anche parlato dei modelli sviluppati dall’Iss per modulare le riaperture. “La logica del documento epidemiologico elaborato dall’Istituto Superiore di Sanità con la Fondazione Bruno Kessler è riaprire il Paese cercando di capire quale variabile ha più peso nella diffusione del virus.  È uno studio nazionale che dovrà essere modulato sui dati regionali ed è focalizzato alla riapertura. I modelli dovranno essere aggiornati periodicamente e tarati sulle realtà regionali”.

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