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Lega Calcio furiosa per le parole del ministro Spadafora: “Non si riparte oltre il 14 giugno”

I club rappresentati dal presidente Dal Pino sono delusi dalle parole dall’esponente del Governo. Timore per l’incasso dalle pay-tv della rata di maggio

C’è una data che trova concordi i 20 presidenti della Serie A: quella del 14 giugno ultima utile per far ripartire il campionato.  Per rimettere in condizione i calciatori occorrono dunque 4 settimane. Dopo le ultime parole del ministro dello Sport Spadafora affidate a Facebook (LEGGI QUI) Fonti della Lega Calcio hanno contattato l’agenzia ANSA, al termine del consiglio informale in cui è emersa delusione per il dpcm in cui non sono previste le date di ripartenza del calcio. Le stesse fonti sottolineano che al governo erano state chieste due date, quella per la ripartenza degli allenamenti e quella per il campionato, e che è stato disatteso un accordo politico raggiunto nei giorni scorsi.

STUPORE E RABBIA. Sono quelle che hanno avuto i dirigenti anche per l’intervento social del ministro dello sport, Vincenzo Spadafora. Soprattutto, e questo non viene per nulla nascosto, c’è il forte timore che non arrivi l’ultima rata dei pagamenti delle pay-tv, prevista per il 2 maggio. “In quel caso – conferma la Lega Calcio – verrà dato mandato ai legali di recuperare le somme”.

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