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Coronavirus, Tommasi? “Le nostre condizioni per tornare in campo”

L’ex giocatore, oggi numero uno dell’Assocalciatori  fa sapere attraverso Libero ha detto al presidente della Lega Calcio Dal Pino lunedì scorso

“Speriamo che ci siano le condizioni per tornare in campo,ma lunedì abbiamo affrontato per la prima volta questa prospettiva. E abbiamo detto che siamo pronti a fare la nostra parte per salvare il sistema”. Quanto avete appena letto, è una parte delle dichiarazioni rilasciate a Libero, dal presidente dell’AIC Damiano Tommasi sull’eventuale ripresa, in particolare della Serie a. “Innanzitutto deve esserci una prospettiva che oggi manca ha proseguito – Al momento le persone devono limitare i nostri spostamenti, perché dobbiamo far uscire di casa i calciatori? Per una stagione che non si sa se riprenderà? Non ha senso tornare in campo per “sperare. Anzi,c’è il pericolo di altre positività che blocchino tutto. E bisogna capire gli effetti dell’infezione sull’idoneità sportiva: Pepe Reina ha confessato di essersi sentito mancare l’ossigeno per 25 minuti…”.

TRE CONDIZIONI PER TORNARE IN CAMPO. Tommasi, sempre al quotidiano di Feltri, esposto quanto segue: che l’emergenza sia finita, e celo auguriamo tutti, che, se si torna a giocare deve essere per portare a termine la stagione anche oltre il 30 giugno, perché mancano ancora tante partite. Scegliere a tavolino promossi e retrocessi è complicato, parliamo di investimenti importanti come per il caso del Benevento e infine, si deve poter viaggiare in sicurezza, perché non è solo questione di allenarsi ma di muovere 50 persone due volte a settimana, in quella che oggi è zona rossa”.

RADIO KISS KISS NAPOLI. Nel pomeriggio altre parole all’emittente radiofonica: “Per riprendere bisogna essere sicuri al 100%” – ha affermato Tommasi – Con una seconda ricaduta produrremmo un danno ancora peggiore. Quindi la ripresa dovrà essere ponderata nella maniera giusta. Bisogna capire se si riprende e quando si torna. La riduzione degli stipendi?  Non è questa la priorità, ma cercare di capire quando e se si tornerà. Se il campionato si fermerà allora bisognerà discutere in modo collettivo su queste 4 mensilità. I giocatori in scadenza 30 giugno? È uno degli argomenti principali su tutti i tavoli di discussione – ha concluso il numero uno dell’AIC –  Per quanto riguarda i contratti in scadenza sarebbe da capire come gestirli, ma sempre in maniera collettiva avendo delle linee guida generali, perché sono diversi da paese a paese”.

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