Le parole del numero 10 dell’Atalanta, che dice la sua sulla delicata situazione del Paese e del mondo intero. “Difficile ora pensare al calcio”
Impossibile godersi la bella stagione della sua squadra. Papu Gomez, giocatore di punta dell’Atalanta, ha espresso la sua posizione su quanto sta accadendo in Italia e nel mondo, a causa della diffusione incontrollata del coronavirus.
“Negli ultimi quattro anni tutti insieme abbiamo reso felice una città intera e siamo consapevoli di questo”, ha detto il giocatore a Sky Sport, “quello che stiamo vivendo è qualcosa di terribile che ancora non riesco a capire, non riguarda solo Bergamo ma tutta la Lombardia e tutta Italia. Siamo il paese con più contagiati. È strano, perché in questo periodo uno dovrebbe essere molto felice, orgoglioso di quello che sta facendo con la squadra, ma adesso dobbiamo guardare ad altro e pensare alle famiglie che stanno soffrendo”. Il calcio? In questo momento faccio fatica a pensarci, cerco di tenermi in forma e allenarmi un po’ ogni giorno, un’oretta e mezza, due, provo a mettere la testa un po’ lì, anche se è difficile. Uno guarda le notizie tutto il tempo. In questo momento il pallone è l’ultima cosa che mi interessa. Non so se tornerà, se torneremo a giocare d’estate o tra qualche mese, sinceramente l’Italia si deve mettere a posto, sarà molto difficile tornare a giocare di nuovo. Sarà come prima a porte chiuse, ma comunque devi fare le trasferte, prendere i voli, spostarti in pullman, andare negli alberghi: come fai a tornare a giocare? Questa è una grande domanda che mi faccio”.