Il difensore centrale del Cagliari racconta le sue giornate casalinghe in attesa che l’attività bloccata dall’epidemia Coronavirus possa riprendere
Dopo Walter Zenga Luca Cepitelli. È stato infatti il difensore centrale del Cagliari, l’ospite di Eleonora Boi. La giornalista conduce infatti, via Instagram dalla sua casa negli Stati Uniti, una nuova iniziativa messa in piedi in questo momento difficile per colpa dell’epidemia Coronavirus, #iorestoacasa. Il giocatore umbro ha parlato delle sue giornate casalinghe e della speranza che la vita possa riprendere al più presto, nella normalità
LE PAROLE DI CEPPITELLI. “Inevitabilmente l’unico contatto è il telefono. Vivono a Cagliari per loro scelta sia mio fratello che mia sorella, ma purtroppo fisicamente non ci si vede se non in video chiamata. Stando a casa come hobby nulla di particolare, ho solo ripreso a suonare, ma ovviamente (dice ridendo) sono scarso. Il genere musicale? Suono Tecnho, stile Berlino più che Ibiza. Comunque ascoltare ascolto tutta la musica, ma non ho un cantante preferito. Serie tv? Una in particolare, ma non voglio dire nulla. Il Trono di Spade per distacco senza dubbio. Molto bella anche la Casa di Carta. Radja è un grande: non ci fa mai annoiare, come Joao Pedro. Non sono mai stato un grandissimo lettore. Ovviamente in quarantena mi sono rimesso a leggere. Giochi di Calcio? No, già ne faccio troppo in campo e in allenamento. Sono abbastanza ordinato, anche se non mi ritengo un malato della pulizia”.
“Viaggi? Non ho organizzato il prossimo perché non sappiamo quando si potrà riprendere. Vorrei andare in Sudafrica. Il Safari è uno dei sogni della mia vita. Il viaggio più bello in assoluto? Il giro della California. Vedi di tutto da montagne e deserto e poi ci si diverte. Un posto speciale che mi piace di Cagliari è il Poetto: fare colazione li è fantastico. Io che sono umbro, regione senza mare è tanta roba. A Tuerredda ci sono stato solo una volta”.