La società conferma l’isolamento sanitario a domicilio per i propri tesserati. Le misure hanno fatto seguito alla ridda di voci poi confermate dalla Spagna
Come riporta CalcioAtalanta la società conferma di essere in quarantena fin dal ritorno della trasferta di Champions League a Valencia dello scorso 10 marzo. “A seguito della positività di più tesserati del Valencia CF – recita il comunicato ufficiale – Atalanta comunica che sono stati confermati la forma dell’isolamento domiciliare e il rispetto delle norme igieniche come da indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, prassi già messa in atto dal Club sin dal rientro dalla trasferta di Valencia”. Contestualmente cancellata, quindi, anche la ripresa del programma sul campo. Una domenica di passione, crivellata dallo stillicidio di notizie (pessime) dalla Communitat autonoma: inizialmente si sarebbe dovuto ricominciare lunedì 16, quindi il rinvio nel primo pomeriggio a mercoledì 18. Adesso la data prefissata dal club è il 24 marzo, un martedì.
QUARANTENA OBBLIGATA. DAL VALENCIA. Le misure della dirigenza nerazzurra hanno fatto seguito alla ridda di voci poi confermate dalla Spagna, con 5 fra staff e giocatori del Valencia positivi al Coronavirus. Il sodalizio blanquinegro peraltro si è astenuto dal fare qualunque nome. Di questi, il terzino sinistro José Gayà ha giocato contro i nerazzurri entrambi gli ottavi di finale, compreso il ritorno del 10 marzo al Mestalla, mentre il centrale difensivo francese Eliaquim Mangala solo l’andata il 19 febbraio a San Siro. Fuori dalla lista Uefa il primo dei contagiati, il difensore argentino Ezequiel Garay, out dal 3 febbraio per la rottura del crociato anteriore destro. Gli altri sono il medico Aliaga e Camarasa, il delegato di campo, ex difensore, capitano e bandiera dei Pipistrelli.