L’ex capitano del Cagliari e scudettato nel 1970, nato a Venezia, non ha più lasciato la Sardegna dopo la carriera agonistica come molti suoi colleghi
TALENTO. Mario Brugnera, uno degli eroi dello scudetto del Cagliari 1970, è forse uno dei giocatori italiani più sottovalutati di quell’epoca. Partito come attaccante dalla sua Venezia, si mette in luce nella Fiorentina ancora molto giovane: nel massimo campionato 1966-67 mette nel sacco ben 13 palloni – suo primato stagionale della carriera – prima di lasciare Firenze proprio l’anno prima dello scudetto 1969. Lo ingaggia il Cagliari, dove arriva con il portiere Enrico Albertosi.
A VITA. Entrambi diventeranno protagonisti dello storico tricolore cagliaritano nel 1970, annata in cui Brugnera entrerà in corsa tra i titolari dopo l’infortunio di Tomasini. In modo talmente convincente da rientrare nella lista dei 40 preselezionati da Valcareggi per il Mondiale messicano. A cui purtroppo non parteciperà. Si rifarà diventando una bandiera del club rossoblù, arretrando nel tempo a libero e vestendo la fascia di capitano fino al 1982. Da segnalare una breve parentesi a Bologna nel 1974-75, terminata con l’immediato ritorno al Cagliari di cui è tuttora il secondo più presente di sempre in partite ufficiali (328 match con 33 reti all’attivo). In seguito a un’ultima stagione agonistica nel Carbonia, il ritiro e la scelta di restare cagliaritano a vita. Oggi Mario Brugnera compie 74 anni: buon compleanno, campione!