Young illude la squadra di Conte segnando al 44’. Nella ripresa tutto cambia: Immobile impatta su rigore poi sigla Milinkovic-Savic. Festa sugli spalti
La Lazio fa quello che si era prefissato alla vigilia. All’Olimpico piega in rimonta l’Inter per 2-1 la sorpassa e sale così a quota 56 punti in classifica, a -1 dalla capolista Juventus. Sconfitta pesante per gli uomini di Conte, che rimangono a 53 e si allontanano dalla vetta, dopo averla raggiunta due settimane fa.
IMMOBILE RISPONDE A YOUNG. Primo tempo equilibrato iniziato come occasioni al 4’ col colpo di testa di Godin, che manda il pallone di poco sopra la traversa. Al 9’ traversa di Milinkovic-Savic, mentre al 16’ Luiz Felipe salva su Lautaro pronto a calciare. Due minuti dopo Strakosha dice no a Lukaku. Prima dell’intervallo (44’) nerazzurri in rete con Young, il primo in Serie A, bravo nello sfruttare una brutta respinta del portiere di casa sulla botta potente di Candreva, e mettere in rete dall’altezza del dischetto, con un gran destro di controbalzo.
MILIKOVIC-SAVIC. Al rientro in campo si riparte con una squadra di casa motivata a riprendere il match. Al 3’, uno scontro fortuito tra Skriniar e Padelli che spiana la strada a Immobile, sbilanciato irregolarmente da De Vrij, a pochi passi dalla porta, mentre stava per concludere. Fischia subito Rocchi, che ammonisce il centrale olandese e indica il dischetto. Un silent-ceck al Var di Mazzoleni avvalla la decisione dell’arbitro. Al 21’ Young, galvanizzato dal gol, ancora pericoloso ma Luiz Felipe ci mette una pezza. Il 2-1 lo sigla la squadra di Inzaghi, grazie a Milikovic-Savic al 24’. Marusic calcia a botta sicura ma trova la respinta sulla linea di porta di Skriniar, la difesa dell’Inter non riesce a liberare, pallone che arriva sui piedi del serbo rapace nel trafiggere Padelli, con un sinistro chirurgico.
Trovandosi sotto dopo il vantaggio Conte opera subito due sostituzioni: dentro Moses e Eriksen per Candreva e Brozovic. Al 33’ Strakosha respinge la battuta dell’appena citato Moses, Lautaro aggancia la sfera e segna, ma tutto vano per fuorigioco. Stop meraviglioso di Immobile (40’) che si beve Godin e De Vrji, ma non fa i conti con la respinta di Padelli, suo compagno di squadra al Torino. Inter pericolosa al 45 per ben due volte: prima Strakosha è decisivo su Lautaro, quindi Acerbi libera l’area dal pallone vagante in area e fa gioire squadra e tifosi: Biancolesti a -1 dalla Juventus capolista e nerazzurri superati, ora terzi.