La Gazzetta dello Sport analizza il momento di rinascita azzurra, ma nel confronto con le big d’Europa sulla carta restano indietro
NUOVA VITA. Con l’era Mancini la Nazionale italiana rialza la testa. Dopo la delusione del mancato Mondiale con l’ex rossoblù Ventura in panchina, finalmente gli azzurri restituiscono un po’ di entusiasmo agli appassionati con le dieci vittorie consecutive che hanno aperto la strada per Euro 2020.
PIEDI PER TERRA. L’Italia vive il suo Rinascimento calcistico, ma non è ancora abbastanza per definirsi una big del continente. Francia, Germania e Spagna stanno ancora una spanna sopra i ragazzi di Mancini e in termini di qualità vantano un ventaglio di scelte molto più ampio del ct azzurro. Per non parlare dell’Inghilterra e dei tanti giovani pronti a prendersi i riflettori del calcio mondiale, come Dele Alli, Sterling e Rashford.
SFIDA APERTA. La Nazionale del “Mancio” però regge il confronto con la seconda fascia, ovvero con quelle squadre come Portogallo, Croazia, Olanda e Belgio, sicuramente meno dotate delle prime quattro potenze, ma tutte in grado di sorprendere. E si sa che il ruolo di outsider all’Italia è sempre riuscito bene.