Il campione d’Italia 1970, protagonista della partita di Coppa delle Fiere che il 12 novembre di 50 anni fa mise di fronte Carl Zeiss Jena e Cagliari, ricorda in esclusiva quella trasferta
TRASFERTA. Giuseppe “Beppe” Tomasini, campione d’Italia con il Cagliari nel 1970, ricorda ancora molto bene quella partita: “Quando siamo partiti eravamo un po’ prevenuti. Parliamo del 1969, in piena Guerra Fredda e noi non avevamo mai conosciuto certe realtà. Arrivati alla frontiera, abbiamo aspettato più di tre ore per entrare… Tra noi dicevamo: ‘Accidenti, siamo una squadra di calcio… non siamo mica delinquenti!’. Dopo l’ingresso, siamo arrivati in albergo ma già dalle 20 non si vedeva più anima viva in giro. Prima della partita, l’indomani, visto che un loro giocatore si doveva sposare, la nostra società contribuì. Non avevamo Riva, per noi fu una trasferta non tanto brillante“.
ESPERIENZA. “L’atmosfera era cupa, molto diversa da quella a cui eravamo abituati” continua Tomasini. “Tanta polizia in borghese per le strade, ma non ci fu alcuna ostilità in campo nei nostri confronti. Abbiamo fatto la nostra partita, però Scopigno teneva più al campionato dando poca importanza alla Coppa. Faceva un freddo da morire… un’esperienza che ci ha fatto scoprire tante cose che non conoscevamo. Ricordo tanti negozi di occhiali, ma pure tanta povertà. Dopo la gara il ritorno a Francoforte e poi la ripartenza per Cagliari. La caduta del Muro, vent’anni dopo, ha dato fortunatamente una possibilità di vita migliore a tanta gente“.