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I ragazzi del miracolo Canzi. Marigosu musica e magia, Gagliano bomber puro

La squadra di Max Canzi ancora una volta regala spettacolo nella sfida contro la Lazio e i suoi ragazzi continuano a brillare

MERAVI-GOSU. Finta col destro, cross di sinistro e palla col contagiri sulla testa del bomber Gagliano che insacca. Con questa giocata i rossoblù di Canzi hanno riacciuffato una partita contro la Lazio che sembrava compromessa già dopo appena 6 minuti dalla rete di Cerbara. Un colpo di classe da parte del fantasista Federico Marigosu, ormai una certezza per la formazione Primavera e sempre più leader nel ruolo di trequartista.

PANZER GAGLIA. E per un Marigosu che inventa c’è un ariete che la butta dentro in tutti i modi. Luca Gagliano si è dimostrato ancora una volta un centravanti completo, capace di unire il fisico alla tecnica, segnando di testa e con un sinistro delicato. Il numero 11 rossoblù è l’arma principale per scardinare le difese avversarie, sia con le buone che con le cattive.

QUALITA’ DI GRUPPO. Ma a brillare non sono solo due stelle. La squadra di Canzi è un firmamento e tutto sta girando alla perfezione. Contini è un attaccante a tutto campo, preziosissimo nei ripiegamenti difensivi, anche se sul caratterino c’è da lavorare. Carboni e Boccia sono una coppia di centrali solidissima, Ladinetti un regista già maturo (che gol oggi!), Lombardi e il “piccolo Kanté” Kanyamuna sempre capaci di portare tanta sostanza a centrocampo. Senza dimenticare poi il portiere Ciocci, i terzini Porru e Nader, più alcuni meno impiegati in questa stagione ma di sicuro affidamento come Manca, Cossu, Cusumano, Zinfollino e Cancellieri.

MAD MAX. Un gruppo ben assemblato e magistralmente diretto da un allenatore che si sta dimostrando prima di tutto un educatore. Max Canzi regala gioie in campo attraverso la macchina perfetta che ha plasmato, ma dà spettacolo anche fuori mentre dirige tatticamente i ragazzi e li catechizza per qualche atteggiamento sopra le righe. Contini non l’ha certo passata liscia per aver lasciato in dieci la sua squadra e le urla lanciate dal mister verso il suo giocatore che tergiversava nelle proteste sono un manifesto all’educazione sportiva. I successi passano soprattutto dalla testa.

 

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