Ai nostri microfoni il collega della redazione di Genoa News 1893 che ci illustra lo stato attuale della squadra di Andreazzoli, nonché la sua previsione sulla gara di domani sera
Il nostro gradito ospite di questa settimana è Franco Avanzini, profondo conoscitore della realtà genoana. A lui abbiamo sottoposto alcune domande
Qual è l’attuale stato di salute della squadra rossoblù?
“E’ sicuramente positivo, tre gare quattro punti sono un bottino che nessuno si attendeva tenendo presente le avversarie. C’è grande capacità di reazione viste le quattro reti recuperate (tre a Roma e una contro l’Atalanta), dimostrazione, rispetto allo scorso anno, di una bravura nel restare sempre in partita senza uscirne ogni volta che si sia presa una rete”.
Quali cambiamenti ha portato Andreazzoli sotto il punto di vista mentale e tattico?
“Ha cercato di inculcare nei ragazzi il suo tipo di gioco, offensivo. Evidentemente una mano gliel’ha data il presidente con una campagna estiva di rafforzamento oculata e non più scriteriata come nelle passate stagioni. Genoa che gioca soprattutto sulle fasce con la sorpresa Paolo Ghiglione che ha scalzato Romulo (poi ceduto al Brescia)”
Che partita sarà quella tra Cagliari e Genoa?
“Sarà una prova importante per le due squadre; quasi un esame di maturità. Chi dovesse vincere potrebbe realmente proporsi a sorpresa stagionale. Superarsi non sarà semplice per entrambe, la spinta dei tifosi della Sardegna Arena potrebbe diventare decisiva ai fini del risultato finale”.
Cosa dovrebbe temere il Genoa del Cagliari e viceversa?
“Il Genoa dovrebbe temere il centrocampo che sicuramente è una zona del campo dove sono stati posti giocatori importanti e un Nandez che di gara in gara si sta dimostrando sempre più decisivo. Genoa invece pericoloso soprattutto sugli esterni laddove la squadra in pratica costruisce le maggiori azioni d’attacco e probabilmente nella sfrontatezza dei due ragazzi d’attacco, Kouamé e Pinamonti, che uniscono la freschezza e la corsa del primo con la forza d’urto e la voglia di emergere del secondo”.