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Inter, la macchina del tempo: storia e protagonisti

Inter

La sponda nerazzurra della città di Milano, presente nella storia del calcio italiano con delle autentiche fiammate – più o meno lunghe – che hanno fatto epoca, è alle prese con un rinnovamento assetato di successo

BALILLA. Il Football Club Internazionale Milano, comunemente noto come Inter, ha visto la luce nel 1908 dalla volontà di alcuni dissidenti del Milan: l’inizio di una rivalità infinita. La prima grande stella del calcio nostrano a tutto tondo, personaggio di spicco dentro e fuori il campo, è stata interista: Giuseppe Meazza (1910-1979), detto “Balilla”, autentico fuoriclasse da copertina. Insieme a Juventus e Milan, nel tempo, l’Inter è diventata parte del terzetto delle grandi società nostrane.

Giuseppe Meazza

FIAMMATE. Nella prima metà degli anni ’50 un’altra fiammata, con due scudetti di fila sulle ali dell’estro di “Veleno” Lorenzi, lo svedese Skoglund e l’apolide Nyers. Ma è nel decennio seguente che la società milanese realizza il proprio miracolo sportivo, talmente ricco da restare indelebile e resistere all’incedere dei decenni: la Grande Inter di Angelo Moratti presidente, Helenio Herrera in panchina e tanti campioni in ogni ruolo, capaci di portare il club ai più alti livelli in Italia e all’estero con alfieri del calibro di Facchetti, Picchi, Suárez e Sandro Mazzola, figlio di Valentino condottiero del Grande Torino. Un dominio che, una volta esaurito, lascia strada soprattutto alla Juventus.

Il presidente Angelo Moratti

ALTI E BASSI. Tra alti e bassi, avanti con protagonisti e pagine degne di nota: i nerazzurri sono traghettati nell’ultimo ventennio del Novecento con le conquiste tricolori del 1980 e del 1989, tre affermazioni in Coppa Uefa, tanti fuoriclasse italiani e stranieri. Impossibile non citare il bomber Altobelli, il geniale Beccalossi, bandiere come Bergomi. Oppure dall’estero i vari Prohaska, Rummenigge, il trio Brehme-Klinsmann-Matthäus. L’Inter ha poi riscoperto un po’ di gloria a fine anni Novanta durante l’era di Massimo Moratti, figlio del presidentissimo Angelo. Il devastante e sfortunato Ronaldo, l’infinito Javier Zanetti, il quale ha fatto da ponte verso l’era dei 5 scudetti consecutivi e il celebre triplete del 2010 firmato José Mourinho. Oggi i nerazzurri contano su una proprietà asiatica, che quest’estate ha puntato convinta su un manico di spessore come Antonio Conte: riuscirà il tecnico leccese a rinverdire i fasti del passato?

Leggi le precedenti puntate: Brescia (24 agosto)

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