Il direttore sportivo del Cagliari ha parlato circa il mercato che vede protagonisti i rossoblù: “Quello che dovevamo fare lo abbiamo fatto. Ora rifiniamo”
Il direttore sportivo del Cagliari, Marcello Carli, ha parlato ai microfoni de L’Unione Sarda di ciò che ha fatto la società rossoblù sul mercato e di quello che ha intenzione di fare nel prossimo futuro.
IL VERO MERCATO. “Quello che non fai in tre mesi lo fai negli ultimi giorni e con due partite di campionato in mezzo. Dopo Ferragosto inizierà il vero mercato, quello più caldo“.
RINNOVAMENTO. “Il rinnovamento nasce lo scorso anno, con tanti giocatori a fine percorso. Era necessaria una rivoluzione. E poi c’era il discorso Barella, il giocatore più rappresentativo e di livello più alto tecnicamente, la cui cessione era inevitabile. Dovevamo sostituirlo con due centrocampisti. Avevamo quattro opportunità e abbiamo portato a termine Rog e Nandez“.
NAINGGOLAN. “Il suo arrivo non era preventivato. Lui voleva andar via e giocare e ci ha dato un’apertura straordinaria. Il presidente ha fatto uno sforzo. Per me lui è il Cagliari. È tornato dove ha un pezzo di cuore. Deve essere il nostro faro, quello che deve prendere in mano la bandiera quando andiamo all’attacco. Abbiamo un condottiero in più. Tornerà a giocare a tremila all’ora e, per farlo, deve mettersi in testa al gruppo“.
INFORTUNIO CRAGNO. “Abbiamo un gruppo di portieri eccezionali e abbiamo fiducia massima in Rafael e Aresti. E poi sono sicuro che il recupero di Cragno, che è un punto cardine della squadra, sarà velocissimo. Restiamo così“.
PELLEGRINI IN ARRIVO. “Per Pellegrini abbiamo sensazioni positive sul ritorno di un ragazzo che lo scorso anno ha fatto bene“.
QUESTIONE ATTACCO. “Farias andrà via, tra le seconde punte sul mercato è il giocatore più importante. Noi abbiamo Joao Pedro, un calciatore importantissimo che può fare due ruoli e non lo abbiamo mai messo sul mercato. Abbiamo Pavoletti che è un punto di riferimento. E poi un gruppo di giovani che devono fare un percorso, a Cagliari o andando a giocare altrove. Se poi il mercato ci darà la possibilità di mettere uno più forte si vedrà. Negli ultimi dieci giorni può succedere di tutto, ma deve essere un’occasione a livello tecnico ed economico“.