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Cagliari modello Atalanta? ma quanta fatica per arrivarci in casa bergamasca

La conquista di un posto nella prossima Champions League è il punto più alto per Percassi arrivato dopo anni difficili e una dolorosa retrocessione in B

In casa Atalanta giustamente si festeggia la storica qualificazione alla fase ai gironi della prossimo Champions League. Posto assolutamente meritato (ai danni di Milan, Roma, Lazio e Torino) per quanto hanno saputo fare i ragazzi di Gasperini, dopo l’eliminazione a sorpresa nel play-off di Europa League contro il Copenaghen. Danesi dominati in lungo e in largo, ma doppia sfida terminata 0-0 e decisa nel match di ritorno dagli errori dal dischetto di Gomez e Cornelius, ceduto pochi giorni dopo. Per arrivare nella élite del torneo per club europeo la strada è stata faticosa e iniziata da lontano.

PERCASSI. Il presidente dei nerazzurri ha costruito nel corso degli ultimi 9 anni, un qualcosa di importante, in quella che è la sua seconda gestione. La prima (dal 1990 al 1994) fu difficilissima e culminata, prima della cessione della società a Ivan Ruggeri, con una retrocessione dolorosa in Serie B. Dal 2010, l’ex calciatore degli anni 70, si è ripreso in mano il club e nel 2017 compra dal Comune di Bergamo lo stadio Atleti Azzurri d’Italia, che inizia nel ricostruire soltanto un mese fa, con la sua squadra costretta a giocare le gare casalinghe al Mapei Stadium di Reggio Emilia, in coabitazione con il Sassuolo di patron Squinzi.

La seconda avventura di Antonio Percassi presidente dell’Atalanta riparte dal campionato 2010/2011, che vide i suoi allenati allora da Stefano Colantuono, vincere il torneo mentre la stagione successiva il piazzamento finale in Serie A è il dodicesimo. Quindicesimo posto (2012/2013), undicesimo (2013/2014) diciassettesimo al termine del campionato 2014/2015) con la salvezza che arriva con tre punti di vantaggio sul Cagliari retrocesso in B nella prima stagione con Tommaso Giulini presidente dopo 22 anni di gestione Massimo Cellino.

Fu proprio la doppia sconfitta nello scontro diretto, 2-1 al Sant’Elia con Zeman in panchina e 2-1 a Bergamo con Zola alla guida tecnica, ad essere fatale ai rossoblù. Che la stagione successiva vincevano il campionato cadetto, mentre l’Atalanta chiudeva il massimo campionato tredicesima con Edy Reja al timone. Dal torneo successivo a quello appena concluso, la compagine bergamasca ha un decisivo salto di qualità con l’arrivo in panchina di Gian Piero Gasperini. La Serie A 2016/2017 si chiude con un ottimo quarto posto che frutta l’Europa League, bissata la stagione successiva da settima, ma giocata, come scritto in precedenza solo nei play-off.

GIULINI. Al presidente del Cagliari (che al contrario del collega dei bergamaschi) guida il club rossoblù dal 2014, quindi da molto meno tempo, i tifosi chiedono che la squadra possa essere la nuova Atalanta. Come si legge nel pezzo nulla è impossibile. Ma per costruire qualcosa di importante e ,si spera duraturo, ci vuole tempo. Ecco perché il nuovo stadio sarà imprescindibile per le ambizioni europee di una squadra  simbolo di una regione intera, che non ha eguali nel resto dello stivale.

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