Intervistato da La Gazzetta dello Sport, l’ex portiere e preparatore della Nazionale parla dei migliori giovani numeri uno in ottica azzurra
NUOVA GENERAZIONE. Se in Italia stentano a nascere i nuovi Baggio, Totti e Del Piero, lo stesso non si può dire dei portieri. Attualmente gli azzurri possono guardare ad alcuni dei più promettenti numeri uno in Europa: “Diciamo che con Meret e Donnarumma per un po’ di anni non ci saranno problemi – dice Ivano Bordon, campione del mondo 1982 dietro Dino Zoff e per anni preparatore al fianco di Marcello Lippi – Poi Mancini può far conto pure sull’esperienza di un Sirigu e in prospettiva mi piace molto Audero che sta crescendo molto il fretta. Anche Cragno e Gollini stanno cercando continuità ad alto livello e mostrano buoni numeri”.
LA STAGIONE DEL ROSSOBLU’. Attualmente Cragno è il terzo portiere del campionato per interventi effettuati dopo Sepe e Sportiello. Vale a dire che a differenza di tutti gli altri nel giro della Nazionale lui è quello “meno protetto” dalla sua difesa e maggiormente chiamato in causa per salvare la sua squadra. “Nella passata stagione ha avuto qualche problema fisico e di ambientamento – prosegue Bordon a proposito del portiere di Fiesole – ma in questo campionato sta dimostrando buona continuità”.