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Giulini blinda i suoi: “Su Cerri giudizi ingrati. Barella? Incedibile a gennaio. E sui rinnovi…”

Terza e ultima parte dell’intervista a Tommaso Giulini: “Ecco cosa faremo sul mercato. Vi racconto come è nata la trattativa con Srna. Maran uno dei migliori in Italia. E su Carli, López e Rastelli…”

PARLA GIULINI. Ai microfoni di Radiolina il Presidente del Cagliari parla a cuore aperto. Il rapporto con López e Rastelli, il mercato passato tra Srna e Maran e quello futuro con la questione Barella a tenere banco. Questo e tanto altro nell’ultima parte dell’intervista a Tommaso Giulini.

Ecco la terza parte dell’intervista (qui la prima partequi la seconda parte).

MERCATO. “Sicuramente arriverà qualcuno per sostituire Castro. Abbiamo bisogno di un centrocampista offensivo in più. Per il resto non vogliamo ingolfare la rosa, abbiamo un ottimo gruppo e i pareggi in extremis lo hanno dimostrato. Ci sono equilibri sottili che non vogliamo rompere. In caso di offerte per qualche nostro giocatore valuteremo e lì vedremo se sostituirlo. Ma non per Barella, preciso. Adrenalina? Molto più in una partita che in una trattativa. A parte nei casi come l’acquisto di Srna, in cui ti rendi conti del calciatori con cui stai andando a parlare. Quando si cede invece c’è tanto dispiacere nella maggior parte dei casi“.

BARELLA AL CHELSEA. “Saranno otto mesi che andiamo avanti così. È giusto godercelo finché gioca qui. Se Nicolò oggi sta qui è perché è felicissimo di giocare per questa squadra e la società non ha intenzione di privarsene. Milan, Liverpool, Chelsea, Arsenal… Alcune offerte sono vere, altre no. Ma non ha senso parlarne. È un giocatore straordinario e dobbiamo godercelo. In ogni caso sicuramente non va via a gennaio“.

SRNA. “La trattativa con lui nasce da un amico in comune. Lo abbiamo incontrato osservando il settore giovanile della Dinamo Zagabria. Lui era lì e abbiamo cominciato a chiacchierare. Piano piano si è convinto: ha visto la città, ha riflettuto sulla sua situazione familiare. Ha bisogno di essere protagonista: fosse andato in un grande club avrebbe giocato meno. Qui ha capito che poteva prendersi la squadra in mano. È uno dei leader che abbiamo nella nostra squadra, siamo contenti di averlo abbracciato. È molto motivato“.

EMOZIONI. “Ionita era bloccato da mesi e ci soffriva. Aver segnato due gol così vicini è stato davvero bello. In campo è un leone, dà sempre tutto. Ha bisogno di essere determinate, contro la Roma lo è stato, primo con il gol, poi con l’assist. Emozionante anche il gol di Joao al rientro. Sono momenti indescrivibili che rendono il Cagliari davvero unico“.

CERRI. “Chi ha ancora non ha dimostrato il suo valore è Cerri. È un giocatore che a me piace tantissimo: lui entra in forma più tardi, essendo inoltre arrivato senza aver fatto la preparazione. Per lo stesso motivo Pavoletti soffrirà un po’ al rientro. Ora sarà proprio il momento giusto per vederlo all’opera. Su Alberto giudizi ingrati, l’anno della B aveva diciotto anni ed è stato determinante. È uno degli attaccanti più promettenti e ha la fortuna di crescere dietro a Pavoletti. In casa spero che il Cagliari gli dia una mano“.

BRADARIC. “Ha fatto il mondiale da spettatore. In nazionale tre volte, sempre da spettatore. Da quando è arrivato non si è allenato per ben sette settimane. E questo è evidente anche in campo. Mi auguro ci sia più continuità negli allenamenti“.

MARAN. “La storia è conosciuta: l’anno della B promisi a Rastelli la riconferma in caso di vittoria del campionato. È stata una scelta giusta, visto l’undicesimo posto l’anno dopo. A fine stagione parlai con Maran, lo corteggiai molto, ma il presidente non lo volle lasciare. Lui è una persona per bene e rispettò la parola data al Chievo. Fu l’unico allenatore che avrei voluto al posto di Massimo. Ci abbiamo riprovato quest’anno con Carli. È uno dei migliori in Italia“.

RITI SCARAMANTICI. “Non sono scaramantico. Sono un fumatore accanito, ma solo durante la partita. Perdo un po’ il controllo. In passato passavo da una scaletta buia per arrivare alla Tribuna. Ma i risultati arrivano anche senza questo rito, quindi va bene così“.

CAPITOLO RINNOVI.Abbiamo appena rinnovato con Joao Pedro. È stato il giusto riconoscimento anche economico per il giocatore, visto tutto quello che ha patito. È uno dei nostri giocatori bandiera. Abbiamo sempre detto che sarebbe stato il nostro primo acquisto. Con Ceppitelli siamo già in contatto con l’agente per prolungare il contratto. Mentre per gli altri in scadenza, tutti ultratrentenni, valuteremo più in là. Ma sono tutti molto attaccati alla causa. Quando arriverà la salvezza ne parleremo”.

CARLI. “È il numero uno, è stato determinante anche l’anno scorso. Lo conobbi dopo la gara col Chievo a Verona e anche se l’intenzione era chiamarlo con la nuova stagione, arrivò dopo la sconfitta, sempre a Verona, con l’Hellas: “La fatal Verona” (ride, ndr). Quando venne a Cagliari portò grande entusiasmo. La conferenza stampa fu mitica: aiutò l’ambiente a guardare tutto con maggiore serenità e difficilissima da gestire per López, che l’ha gestita benissimo fino all’ultimo, così come per Rossi che c’era prima. Ma qualcosa dovevamo cambiare e abbiamo scelto questa mossa. Il suo arrivo fu determinante per la salvezza del Cagliari“.

LÓPEZ. “I suoi risultati in Uruguay sono stati straordinari. Dopo la vittoria del campionato ci siamo scambiati qualche messaggio. Oggi ho visto una sua foto con la bandiera dell’Uruguay nel momento della salvezza con il Cagliari. Gliela regalerò per Natale. Rappresenta il suo anno: per un allenatore non poteva essere più bello. Poi Diego è una persona molto orgogliosa, riallacciare i rapporti con lui non è facile”.

RASTELLI.Con Massimo ci sentiamo molto più spesso. Speravo tornasse su una panchina di A, ma la Cremonese ha i mezzi per puntare alla promozione, se non quest’anno l’anno prossimo. In tutte le società in cui ha allenato in carriera ha sempre raggiunto gli obiettivi che la società gli poneva. Da noi ha trovato prima la promozione poi l’undicesimo posto. Al terzo anno l’ho esonerato prima ma magari avrebbe raggiunto l’obiettivo anche al terzo anno”.

MAROTTA. “Lo conosco bene, viene in vacanza in Sardegna a Chia. È uno dei più importanti dirigenti italiani e sono contento si sia rimesso subito in pista con l’Inter“.

VERSO IL NAPOLI. “Il divario negli ultimi anni si è allargato incredibilmente. E il Napoli è anche più forte della Roma, che è molto giovane, vedi Zaniolo, Cristante e Under“.

BATTUTE FINALI.Il mio sogno? Vincere domenica. E non voglio sentire che siamo imbattuti in casa. In questo senso sono scaramantico!

 

 

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