Il doppio ex della sfida tra giallorossi e rossoblù ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport sul suo passato e sulla partita di domani
IN INDONESIA. L’ex calciatore di Cagliari e Roma si prepara a vivere una sfida per lui molto significativa, ma in notturna per il fusorario: “Al novantesimo mi rimetto a dormire” ha detto Massimiliano Cappioli, 144 presenze in rossoblù, oggi a Bali in Indonesia dove vive otto mesi l’anno. “Sto qui con la mia compagna Radna, abbiamo una casetta con piscina, mi tengo in forma giocando a calcio e quando mi va torno a Roma, oppure vado ad Ibiza o in Sardegna” ha detto l’ex centrocampista alla rosea.
GLI AFFETTI. “La sfida tra queste due squadre è quella tra le mie due donne. Cagliari ha rappresentato la migliore amica, quella che ti coccola nel momento del bisogno. Roma è stata il grande amore. Quando mi dissero che dovevo andare in Sardegna ci rimasi malissimo perché pensavo che la società stesse fallendo. Invece Cagliari è stata la mia fortuna, siamo passati dalla C all’Europa, ero amato e stimato. Ma sono nato romanista e morirò romanista”.
LE SQUADRE OGGI. “Cragno e Barella, due giovani bravi. Non è che ce ne siano molti in Italia, ai tempi miei sì. Di Francesco me lo aspettavo allenatore, perché i centrocampisti hanno sempre un occhio diverso. De Rossi infatti me lo immagino in panchina, Totti no, troppo buono. Pronostico per domani? I miei amici sardi mi perdonino, ma vince la Roma. Una cosa è l’affetto, e io per Cagliari ne ho davvero, un’altra l’amore”.