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Maran: “Cagliari, sei una scarica di adrenalina. Ai tifosi dico… Sarete orgogliosi di noi!”

Rolando Maran si racconta all’alba di un nuovo campionato. Dalla Sardegna ai tifosi, dal lavoro sul campo alle bandiere del Cagliari. E un obiettivo speciale…

UN NUOVO INIZIO. È arrivato in punta di piedi e si è subito messo a lavorare. Ha conosciuto la Sardegna d’agosto, ma non si è lasciato distrarre: occhi sul campo e non sul bagnasciuga. Determinato e sempre sul pezzo, Rolando Maran ha già fatto capire di che pasta è fatto: lavoro, lavoro, lavoro. Solo così si ottengono i risultati. Per bellezze della Sardegna e il cibo ci sarà tempo, come confessa in un’intervista a La Nuova Sardegna, di cui vi riportiamo di seguito la prima parte. Qui la seconda parte.

CONCENTRATO SUL CAMPO.Mare? In questo periodo il mio tempo è stato dedicato al calcio. La Sardegna la conosco un po’, ci sono dei paesaggi incantevoli e questo migliora la qualità della vita. Il cibo dovrò apprezzarlo più avanti, sono curioso di gustare le pietanze di cui mi hanno parlato. Adesso sono troppo concentrato sul lavoro

OCCASIONE.Il Cagliari è un’opportunità di crescita. Lavoro in una società ambiziosa, che ha voglia di migliorarsi, con progetti che guardano al futuro. Sono aspetti stimolanti, paragonabili a scariche di adrenalina. I tifosi? Sin dal primo giorno ho capito che qui c’è un attaccamento speciale ai colori rossoblù. Il calore dei nostri sostenitori deve essere un’arma in più. Tutti noi dobbiamo essere orgogliosi di rappresentare questo club, dare sempre il massimo. La fiducia la dobbiamo guadagnare sul campo, dimostrando tutti i giorni che questa maglia la sentiamo cucita addosso. Gli prometto solo una cosa. Faremo di tutto perché siano orgogliosi di noi“.

CHE TECNICO È MARAN? “Non mi piace autoincensarmi, lascio che siano gli altri a dire come sono. Ma faccio un’eccezione: sicuramente metto tanta passione in quello che faccio. Nel lavoro sono pignolo, raggiunto un obiettivo me ne metto subito un altro. Sergente di ferro o tecnico democratico? Credo di sapere distinguere le situazioni. Quando serve fermezza divento rigido, in altre occasioni capisco che bisogna essere elastici. Mi piace parlare con i giocatori, confrontarmi con loro, sempre nel rispetto dei ruoli

DESTINO. Il Presidente Giulini avrebbe voluto Maran da almeno due stagioni… “Fa tanto piacere. Negli anni precedenti non si sono create le condizioni per venire al Cagliari perché avevo un contratto col Chievo. Ringrazio il presidente per la fiducia e so benissimo che cosa si aspetta da me. Avrò più responsabilità? Forse, ma sono maggiori gli stimoli. Il direttore sportivo Carli? Siamo in totale sintonia. E’ un piacere lavorare con lui. C’è feeling, siamo due persone schiette, che si stimano e si rispettano. Ritengo una fortuna potermi confrontare con lui”.

 

 

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