
Le due squadre subito fuori nel turno preliminare dei play-off promozione dopo il pareggio in casa del Cittadella e il netto 3-0 subito a Venezia
Sicuramente l’uscita di scena nel turno preliminare da parte di Bari e Perugia fa notizia. In particolare l’eliminazione dei pugliesi ha del clamoroso visto l’organico che la società del presidente Giangaspro ha messo a disposizione di Fabio Grosso.
NENÈ E TELLO. L’attaccante e il centrocampista ex Cagliari sono stati autori di una buona stagione, mentre alcuni loro compagni di squadra si sono mostrati al di sotto delle attese. Ovviamente anche il tecnico è sotto accusa, visto l’organico a disposizione. Adesso la sua posizione è in bilico. Si parla di un suo approdo al Venezia al posto di Filippo Inzaghi, che dopo i play-off, firmerà con il Bologna. Certo appare che Grosso sia in calo rispetto a qualche mese fa dopo questa clamorosa eliminazione con un gruppo che sembrava poter ambire alla promozione diretta in Serie A.
PAJAC E COLOMBATTO. La qualità dei due centrocampisti in prestito dal Cagliari non è bastata al Perugia per arrivare almeno alla semifinale play-off. Certamente le decisioni societarie stagionali hanno avuto il loro peso. Gli umbri erano partiti benissimo con Federico Giunti. Poi, dopo un periodo di crisi, il presidente Santopadre lo esonera il 24 ottobre scorso per chiamare al suo posto Roberto Breda. Avvio della sua gestione altalenante con Pajac, Colombatto e Han (che a gennaio torna a Cagliari dal prestito con diritto di riscatto e contro riscatto anticipato) spesso relegati in panchina e utilizzati a gara in corso.
Tuttavia Breda riesce a portare il Perugia ai play-off, da ultima squadra qualificata. Ma il modo in cui il traguardo è raggiunto non piace al patron degli umbri. Come accaduto con Giunti, Santopadre esonera il 12 maggio scorso il suo allenatore e affidata la squadra all’ex campione del mondo Alessandro Nesta. Il quale, dopo la sconfitta all’esordio contro l’Empoli già in Serie A, vede i suoi eliminati dal preliminare giocato ieri sera al Penzo contro il Venezia. Forse dare le colpe all’ex Lazio e Milan, sarebbe troppo dopo due sole partite. Ed infatti la colpa deve essere tutta sulle spalle di una società che proclama ogni stagione le sue ambizioni, ma che resta sempre col cerino in mano e la Serie A la vede sempre in lontananza.
