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Da Esposito a Riva passando per Zola. Quando le strade di Buffon e Cagliari si sono incrociate

Gianluigi Buffon ha ufficialmente dichiarato il suo addio alla Juventus e con tutta probabilità al calcio giocato in Italia. La sua dipartita ha suscitato alcuni aneddoti legati al Cagliari.

Nell’arco di ventitré anni, tanto è durata la sua carriera, sono state davvero tante le occasioni in cui le strade di Buffon e del Cagliari si sono incontrate e non solo sul campo.

Ripercorriamo alcuni interessanti, quanto particolari aneddoti riguardanti questi “incroci”:

9 settembre 2004: il Cagliari è tornato in Serie A ed è protagonista di un buon inizio di campionato, tanto che il ct Marcello Lippi decide di convocare Mauro Esposito. L’attaccante campano esordisce subito da titolare nella trasferta contro la Slovenia in un  incontro valido per le qualificazioni ai mondiali del 2006.

La fortuna, però, non gira dalla sua parte. L’Italia  infatti, perde per 1-0 ed Esposito finisce sul banco degli imputati subendo un’assurda gogna mediatica. Ci pensa proprio Gianluigi Buffon a prendere le sue difese: “Se io, che ho una certa esperienza con la Nazionale, commetto un errore e vengo criticato mi sta bene. Ma se le critiche riguardano Ciccio (il soprannome di Esposito) non lo accetto. È appena arrivato in Serie A con il Cagliari è oggi era all’esordio. Lasciatelo in pace”.

16 gennaio 2005: ricordo dolcissimo ricordo per i tifosi rossoblù. Si gioca in notturna CagliariJuventus e a due minuti dalla fine Massimo Brambilla pennella una parabola degna del miglior Michelangelo Buonarroti per la testa di Gianfranco Zola. Il fantasista di Oliena, alto 168 centimetri, sovrasta in elevazione Jonathan Zebina e Lillian Thuram, più alti rispettivamente di 20 e 22 centimetri, e spedisce in rete di testa. GOL! Tutto il Sant’Elia in piedi ad applaudire l’eccezionale gesto atletico e con loro pure Buffon.

12 febbraio 2017: si sta per giocare la partita tra bianconeri e rossoblù, anche stavolta in notturna. Tutte le attenzioni sono per il grande Gigi Riva che prima dell’incontro riceve il “Collare d’oro” per i suoi meriti sportivi. Tra i primi che si complimentato con lui c’è proprio il capitano della Juve che lo abbraccia calorosamente. “È semplicemente un grande. Quando accompagnava la Nazionale e ci parlava, nessuno osava fiatare”

 

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