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Champions, la Roma saluta con il 4-2 al Liverpool

Stavolta dopo il 5-2 rimediato all’andata ad Anfield, non riesce ai giallorossi la replica della rimonta fatta contro il Barcellona.

A Kiev, per giocarsi la finale il prossimo 26 maggio contro il Real Madrid, ci va il Liverpool. Forti del 5-2 ottenuto una settimana fa, i Reds, pur sconfitti 4-2 sui colpi della Roma, passano col vantaggio di una sola rete.

TRE GOL IN 25’. Squadra di casa subito aggressiva e prima conclusione al 6’ con la botta di Florenzi dalla distanza che esce di pochissimo. Tre minuti dopo però arriva il vantaggio dei Reds, nato da un grave errore di Nainggolan che favorisce il contropiede di Firmino. Il brasiliano serve Manè, che batte Alisson col sinistro. La Roma perviene al pareggio al quarto d’ora, con lo sfortunato autogol dell’ex Leeds  Milner, il quale devia fortuitamente con la faccia nella propria porta, la deviazione di Lovren sul tiro di Dzeko.

Dopo l’1-1 la compagine di Klopp non abbassa la giardia, e prima sfiora il secondo gol al 23’ con la battuta di sinistro da parte di Manè, deviata alla grande in angolo di  Alisson, quindi lo realizza al 25’ in modo fortunoso, con  Dzeko sponda involontaria per Wijnaldum, che ringrazia e insacca senza difficoltà.

L’undici di Di Francesco non trova il 2-2 al 35’, solo per il palo che rimbalza in campo dopo la battuta col destro a giro di El Shaarawy da fuori area, deviato da Milner. Al 44’, punizione per la squadra di casa concesso per fallo di Lovren, che Pellegrini però spreca malamente.

PARI GIALLOROSSO IN AVVIO DI RIPRESA. Dopo 8’ arriva il 2-2. Tutto nasce da El Shaarawy: il tiro a giro sul secondo palo è respinto da Kaurius su Dzeko, che supera il portiere con il diagonale a mezza altezza sul secondo palo. Di Francesco ci crede e manda subito in campo Under al posto di Pellegrini.

De Rossi e compagni ad un passo dal 3-2 al 21’: prima l’occasione capitata a  El Shaarawy che trova l’opposizione di Alexander-Arnold, ma con un tocco netto con la mano, quindi l’imbeccata di De Rossi per Dzeko che però spedisce il tiro di sinistro all’esterno della rete.

NAINGGOLAN E ANTENUCCI. Qualificazione ormai compromessa e esordio in Champions per il classe 1999 Mirko Antonucci, che ha gennaio aveva giocato l’ultimo quarto d’ora in campionato a Genova con la Sampdoria. Al 35’ eccellente parata di Karius sulla conclusione da posizione defilata di Dzeko innescato da Nainggolan.

Che al 41’ realizza il 3-2 con un destro pregevole da fuori area che tocca il palo e poi si insacca alla sinistra di Karius, su assist di Kolarov. Gol che arriva troppo tardi per le speranze di rimonta: solo un eventuale 5-2 porterebbe ai supplementari le due contendenti.

C’è una piccola speranza regalata ancora da Nainggolan. Infatti al 93’ l’ex centrocampista del Cagliari batte Karius dal dischetto, grazie al rigore concesso per fallo di mano di Klavan sulla battuta di Under. È il 4-2. Di tempo però non ce n’è più.

 

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