
Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Bologna Francesca Zavaglia ha accolto quasi per intero le richieste del pm Roberto Ceroni per le accuse di associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva
Sono 31 gli imputati rinviati a giudizio dal gup del Tribunale di Bologna, Francesca Zavaglia, nell’ambito del processo calcioscommesse, tra i quali anche gli ex atleti della Nazionale Beppe Signori, Cristiano Doni e Stefano Mauri.
RICHIESTE QUASI COMPLETAMENTE ACCOLTE. Le richieste del pubblico ministero Roberto Ceroni nei confronti dei 31 accusati dei reati di associazione a delinquere pluriaggravata finalizzata alla frode sportiva, non hanno però riguardato uno degli imputati. Per lui infatti è stato stabilito il non luogo a procedere per non aver commesso il fatto. Il processo, venne avviato nel 2011 in seguito a un’inchiesta della Procura di Cremona, poi nel 2017 venne trasferito a Bologna per competenza territoriale. La prima udienza sarà il prossimo 19 giugno.
CONFLITTO DI COMPETENZA. Va però scritto che nell’udienza del 5 aprile, il pm Roberto Ceroni aveva sollevato un conflitto negativo di competenza, indicando nuovamente Cremona come sede per celebrare il processo, e il gup Zavaglia ha deciso di inviare tutti gli atti alla Corte di Cassazione per dirimere la questione. In attesa del pronunciamento della Suprema Corte, però, il processo proseguirà a Bologna.
La prossima udienza è fissata per il 19 giugno. Alcuni degli imputati sono difesi dagli avvocati Fausto Bruzzese, Maria Grazia Tufariello, Lorenzo Tomassini, Luca Moser e Savino Lupo.
