Oggi l’ex centrocampista del Cagliari Francesco Moriero compie 49 anni. Ala destra, cominciò dalla Sardegna il suo volo verso esperienze importanti con le casacche di Roma, Inter e Nazionale
LECCESE DOC. Nato a Lecce il 31 marzo 1969, cresce calcisticamente nel vivaio del club giallorosso che a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta si affaccia alla massima serie. Coetaneo ed amico del futuro C.T. Antonio Conte, Moriero debutta in prima squadra nel campionato cadetto 1986-87. Ala destra guizzante, tecnicamente valida ed imprevedibile, gioca tre annate in Serie A con i pugliesi. Nell’estate del 1992 viene acquistato dal Cagliari, piazza che si rivelerà il trampolino di lancio della sua carriera da calciatore.
IN SARDEGNA. Moriero arriva ad indossare la casacca rossoblù proprio in occasione di un campionato importante, quello 1992-93, che vede il Cagliari strappare il sesto posto e la qualificazione per la Coppa Uefa. In breve tempo diventa uno dei protagonisti della squadra, che può contare su formidabili interpreti come Matteoli, Francescoli e Oliveira. Resta a Cagliari pure nell’annata europea, congedandosi dopo due stagioni condite da 54 presenze e 4 reti. Le sue prestazioni non passano inosservate: Moriero rappresenta ormai uno degli ultimi interpreti del suo ruolo e fa gola alle principali squadre della Serie A.
ROMA E INTER. Lo ingaggia la Roma per la cifra considerevole di 8 miliardi e mezzo di lire: nella Capitale si conferma su buoni livelli e resta per tre campionati segnando 8 volte, giocando numerosi match internazionali. L’ulteriore step della sua carriera si chiama Inter, a cui passa all’interno di un accordo con il Milan. La stagione 1997-98 sarà la migliore della sua carriera, con grandi prestazioni, reti spettacolari, la vittoria della Coppa Uefa e, soprattutto, l’ingresso nel giro azzurro. Cesare Maldini gli regala il debutto nel gennaio 1998 contro la Slovacchia e inizia a chiamarlo regolarmente in vista del Mondiale francese. Moriero timbra la sua seconda presenza con una doppietta al Paraguay (di cui uno in rovesciata) e si guadagna il posto da titolare per la Coppa del Mondo, conclusa ai quarti di finale. Si tratta dell’apice della sua carriera.
ALLENATORE. Non riuscirà in seguito a ritornare sugli stessi livelli, vestendo poi la maglia del Napoli prima del ritiro nel 2002. Inizia ad allenare in Costa d’Avorio prima di rientrare in Italia, dove comincia la sua gavetta in C1 nel Lanciano. Guida in B Frosinone e Grosseto, in questa stagione viene esonerato mentre si trova sulla panchina della Sambenedettese.
