
Il legale del brasiliano: “Un integratore contaminato l’unica spiegazione, non ha fatto nulla”
Una novanta di minuti davanti alla Procura antidoping di Nado Italia, ascoltato dal procuratore Fabio Filocamo. Tanto è durata l’audizione di Joao Pedro, sentito in merito alla doppia positività all’idroclorotiazide (un diuretico) nei controlli effettuati dopo le partite con Sassuolo e Chievo, rispettivamente dell’11 e 18 febbraio scorsi.
JOAO PEDRO ACCOMPAGNATO DAL SUO LEGALE. Il trequartista brasiliano del Cagliari è stato accompagnato all’incontro dalla moglie, dal suo avvocato Ernesto De Toni: “Abbiamo trovato un clima disteso, molto sereno – ha dichiarato il legale all’ANSA – Il ragazzo non ha fatto nulla e dopo questa audizione è ancor più sereno perché ha potuto spiegare. Un integratore contaminato? E’ l’unica spiegazione”.
NUOVA MEMORIA DIFENSIVA. Joao Pedro è indagato per la doppia positività. La procura antidoping ha concesso alla difesa del tempo per presentare una nuova memoria sui dati ricevuti oggi pomeriggio: la decisione sul deferimento o meno del giocatore del Cagliari dovrebbe arrivare ad aprile.
VOGLIA DI TORNARE IN CAMPO. L’avvocato di Joao Pedro ha rilevato che la speranza del giocatore è quella di tornare in campo “Al più presto”.
Per quanto riguarda i tempi dell’inchiesta, De Toni ha spiegato che “Ora la procura aspetterà noi per qualche giorno, perché i documenti ci sono stati consegnati solo oggi e ci hanno dato il tempo per presentare la nostra versione“.
Il Tribunale nazionale antidoping non si esprimerà in ogni caso prima di Pasqua
Al momento, resta la sospensione provvisoria del brasiliano, decisa dal TNA due settimane fa.
