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EL. La Lazio pareggia 2-2 in casa con la Dinamo Kiev

La Lazio non va oltre il 2-2 interno contro la Dinamo Kiev, nella sfida d’andata degli ottavi di finale di Europa League, al termine di una gara che ha visto Immobile e compagni andare sotto, ribaltare il punteggio e quindi subire il secondo gol degli ucraini, che al ritorno tra una settimana in casa, potranno anche pareggiare 1-1 e conquistare i quarti. Anche all’Olimpico è stato osservato il commovente minuto di silenzio per la scomparsa di Davide Astori. Il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi fa meno turnover del previsto in vista della gara di campionato, in programma domenica alle 15 alla Sardegna Arena contro il Cagliari, segno che non sottovaluta la competizione europea anche in lotta per un posto in Champions nella prossima stagione.

Avvio di confronto a ritmi bassi tra le due contendenti, anche se sono i padroni di casa a fare il match. Lampo al 14’, quando Basta innesca Felipe Anderson, che sfiora il gol mandando il pallone d’un soffio fuori dal palo sinistro della porta difesa da Boyko, dopo aver sfiorato l’incrocio dei pali. Azione convulsa con Immobile che fallisce una chance, sugli sviluppi (24’) palla a Basta, la cui conclusione è incredibilmente respinto dalla schiena di Murgia. Il dominio Lazio, avvenuto col passare dei minuti non sboccia nel meritato gol del vantaggio, come al 25’ sul passaggio di Lukaku a Immobile che viene anticipato all’ultimo istante da Burda. Da qui all’intervallo non accade nulla di rilevante.

Nella ripresa ci si aspetta una maggiore accelerazione della Lazio, invece a passare in vantaggio è la Dinamo Kiev con Tsyganov al 7’, che profitta di una difesa rimasta ancora negli spogliatoi e perfeziona in gol il lancio di Besedin un colpo di tacco dopo un precedente errore. La reazione biancoceleste è immediata e porta al pareggio con Immobile due minuti dopo, grazie ad un preciso diagonale a seguito di un’imbeccata di Felipe Anderson. Che al 17’porta i suoi sul 2-1 con un gol in diagonale di sinistro a incrociare su assist di Milinkovic-Savic. La Lazio, subito il gol, non ha mollato reagendo invece alla grande realizzando due reti in 8’. Tarantolato il brasiliano (rigenerato da Inzaghi dopo la punizione) che sfiora il 3-1 al 19’.  La Dinamo Kiev però c’è e mette in apprensione Strakosha, che resta in piedi e con il busto alto a respingere al 21’ il tiro di sinistro a botta sicura di Pivaric, ad un passo dal 2-2.

Che arriva con un bolide vincente angolato molto forte di Junior Moraes (34’)  da circa 20 metri alla sinistra di Strakosha, che nulla può anche perché sorpreso dalla traiettoria. Nel finale entra anche Nani, con Inzaghi che propone una squadra iper offensiva alla ricerca del terzo gol, che non arriva sulla punizione calciata Milinkovic-Savic (44’) dopo una finta di Felipe Anderson, che termina di poco fuori. Nei 4’ di recupero Boyko para a terra un insidiosa girata di testa di  calciata da Parolo, ma il risultato non cambia. Così come sul palo al 49’ di Immobile. Prima del triplice fischio finale espulso per doppia ammonizione Garmash.

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