27 gennaio 2008, ore 16.47: il Napoli è in vantaggio per 1-0 grazie alla rete di Marek Hamsik. Per il Cagliari di Davide Ballardini, già ultimo in classifica con un pesantissimo gap di 10 punti sulla quart’ultima in classifica, è il baratro.
Ma all’improvviso avviene il miracolo del Sant’Elia: al 91′ è Alessandro Matri, che subentrando a Biondini aveva detto ai compagni della panchina “la mia scarpetta profuma di goal”, realizza il pareggio ribadendo in rete un tiro di Jeda respinto da Giannello.
Un pareggio non serve ai rossoblù, anche se il morale cresceva.
Al 94′ Pasquale Foggia subisce fallo sulla trequarti e l’arbitro Luca Banti comunica che si tratta dell’ultima azione. Lo stesso trequartista partenopeo si incarica della battuta e Daniele Conti di testa mette in rete facendo letteralmente esplodere lo stadio cagliaritano.
Da quel momento in poi partì una splendida rincorsa verso una clamorosa salvezza con il Cagliari che marciò in quel girone di ritorno con un ritmo da Champions League.