“Non tutto è perso, non è ancora finita!” anche di fronte ad una partita che a conclusione del primo tempo dava in netto vantaggio per un 0-2 gli avversari blucerchiati. Ma il Cagliari non si è dato per vinto, ha ritrovato la carica, la grinta e la determinazione per andare avanti ed attaccare. Sta di fatto che il vero scossone che ha rimesso in piedi i rossoblù è arrivato dal clamoroso errore del portiere Viviano, immobilizzato dal suo stesso tiro alle spalle di Farias all’11, un rinvio che il giocatore spinge del tutto involontariamente in rete. La disattenzione e superficialità dell’estremo difensore della Sampdoria è stata pagata a caro costo, da quel momento per il Cagliari c’è stato un solo unico obiettivo: vincere o conquistare un punto, e così è stato.
Pareva essere per il Cagliari una sconfitta segnata dalla doppietta dell’attentissimo Quagliarella, sempre pronto a non perdere l’occasione giusta. Un primo tempo in cui la sfortuna e i troppi infortuni sono stati protagonisti, mettendo López chiaramente alle strette: schierare tra i pali Cragno è stata una decisione arrivata pochi minuti prima dal fischio d’inizio a causa di un Rafael non del tutto certo. Dopodiché è partita la catena degli incidenti in campo, il primo ad accusarne è stato Ceppitelli al 4′, a seguire Faragò al 34′ e per finire capitan Dessena al 40′. Insomma in poco tempo sono stati bruciati tutti i cambi a disposizione.
Come ricorda il Corriere dello Sport, per Viviano quella di ieri non è stata la prima fregatura in terra sarda, lo scorso anno fece un liscio clamoroso che favorì il vantaggio del Cagliari con Melchiorri per 2-1. Un errore sciocco che ha deciso il risultato di una sfida, finita in pareggio grazie al gol di Pavoletti su cross di Ionita al 15′. Il prezioso punto è senza dubbio merito anche di Alessio Cragno, autore di un’importantissima parata al 40′ difendendo la porta dal tiro di Caprari.